Lipoma cosa è? Come si cura? Un tumore benigno da non sottovalutare
Lipoma cosa è? Il lipoma è un tumore del tessuto adiposo; quasi tutte le forme di lipoma (la più comune formazione tumorale che interessa il tessuto adiposo) sono forme tumorali benigne; fa eccezione il liposarcoma, una forma molto rara che colpisce generalmente soggetti in età adulta (solitamente fra i 50 e i 70 anni). In questi casi noi di Positanonews abbiamo raccolto informazione tramite siti internet, non da medici direttamente, quindi la nostra è una “web searching” che non ha alcuna valenza scientifica. Ma cosa dice internet?
Si stima che l’1% della popolazione venga colpita da lipoma. Nei soggetti in età pediatrica, questi tumori si presentano generalmente in concomitanza con la sindrome di Bannayan-Zonana, una malattia congenita caratterizzata dalla presenza lipomi multipli, emangiomi e macrocefalia.
I lipomi singoli colpiscono in egual misura soggetti di entrambi i sessi senza una particolare predilezione per età e razza; i lipomi multipli sono più frequenti negli individui di sesso maschile.
Un lipoma può svilupparsi in una qualsiasi zona del corpo dal momento che il tessuto adiposo è praticamente presente in ogni distretto corporeo, ma, nella stragrande maggioranza dei casi, si manifesta più frequentemente nelle parti molli (le zone generalmente più colpite sono il collo, le ascelle, le natiche, il dorso, le cosce e le braccia).
Un lipoma può essere costituito soltanto da tessuto adiposo (si parla in questo caso di lipoma puro), mentre in altri casi possono essere presenti altre tipologie di tessuto come per esempio il tessuto connettivo fibroso (si parla allora di fibrolipoma).
Le dimensioni dei lipomi sono estremamente variabili, vi sono lipomi che hanno un diametro di uno o due cm al massimo e altri il cui diametro tocca i 15 cm e che arrivano a pesare 4-5 kg.
Cause e fattori di rischio
Le cause che portano alla formazione di lipomi non sono a oggi del tutto note, anche se la stragrande maggioranza degli autori propende per una predisposizione di tipo genetico; altre ipotesi vedono invece negli eventi traumatici le possibili cause di potenziamento della progressione di quadri neoplastici già avviati; altri ancora ipotizzano che il lipoma potrebbe essere causato da un’alterazione dei cosiddetti geni dell’obesità.
I principali fattori di rischio sono:
un’età compresa tra i 40 e i 60 anni (raramente i bambini e i giovanissimi ne sono affetti)
la presenza di determinate condizioni patologiche (malattia di Dercum, malattia di Madelung, sindrome di Cowden e sindrome di Gardner).
Tipologie
I lipomi vengono generalmente classificati a seconda della loro localizzazione; in base a tale criterio possiamo avere le seguenti tipologie di lipoma:
cardiaco
intestinale
intramurale
meningeo
palmare
sacrale
superficiale sottocutaneo.
I lipomi cardiaci sono localizzati vicino al cuore; nonostante il lipoma sia una neoplasia benigna, tale localizzazione può creare diversi problemi; nel caso infatti che il lipoma si ingrandisca potrebbe provocare un’occlusione delle valvole cardiache.
Il lipoma intestinale è generalmente localizzato a livello dell’ileo distale e della valvola ileocecale; possono essere asintomatici oppure, al contrario, dar luogo a sanguinamenti.
Il lipoma intramurale è localizzato nel colon.
Il lipoma meningeo è una neoplasia benigna, ma a causa della sua localizzazione (si manifesta a livello delle guaine meningee) può essere causa di danni di tipo neurologico.
I lipomi palmari interessano la zona del palmo della mano e si presentano sotto forma di piccole cisti cutanee.
La forma sacrale interessa la regione del sacro.
Lipoma sottocutaneo
Il lipoma sottocutaneo è la forma più comune; solitamente fa la sua comparsa subito sotto la superficie dell’epidermide. Le zone più frequentemente interessate sono le braccia, le cosce e tronco.
Forme particolari sono l’ibernoma (o lipoma ghiandolare, una neoplasia abbastanza rara che interessa il tessuto adiposo bruno), l’angiolipoleiomioma (una rara forma tumorale caratterizzata dalla presenza di cellule adipose, cellule del tessuto connettivo, vasi ematici e cellule muscolari lisce) e il già citato liposarcoma, un tumore maligno che rientra nel gruppo dei sarcomi dei tessuti molli.
Segni e sintomi
Solitamente il lipoma si presenta come un’escrescenza sottocutanea non dolorosa di piccole dimensioni, talvolta difficilmente visibile. Al tatto il tumore è mobile e di consistenza molle. Molti lipomi rimangono invariati e asintomatici per tutta la vita, mentre altri possono crescere e diventare, a seconda della loro localizzazione, molto fastidiosi o addirittura pericolosi.
Diagnosi
lipoma
La diagnosi può essere clinica, ecografica, radiografica e istologica. Osservato radiograficamente, il tumore si presenta come una massa di forma rotonda od ovale nei tessuti molli ben definita alla periferia. I lipomi intramuscolari localizzati in profondità sono ben differenziati dai tessuti muscolari adiacenti che appaiono molto più densi. In alcuni casi si può osservare la presenza di calcificazioni periferiche o aree necrotiche internamente al lipoma. Macroscopicamente il lipoma è una massa adiposa dal colorito giallastro caratterizzata dalla presenza di una sottile capsula di rivestimento costituita da tessuto fibroso. Microscopicamente appare costituito da normale tessuto adiposo tranne che nei casi di fibrolipoma.
Lipoma o elastofibroma dorsi? – L’elastofibroma dorsi è una neoformazione benigna costituita da fibre collagene, elastiche e tessuto adiposo che di norma (99% dei casi) è localizzata nella regione sottoscapolare; si tratta di una patologia rara, anche se molti autori ritengono la sua incidenza sia notevolmente sottostimata. La diagnosi non è sempre semplice tant’è che molti elastofibromi vengono scambiati per lipomi; la diagnosi differenziale include anche neurofibromi, liposarcomi, tumori dermoidi e l’ipertrofia delle borse sottoscapolari.
Trattamento del lipoma
Come detto, il lipoma è solitamente una neoplasia benigna e in alcuni casi non è necessario alcun tipo di intervento; il tumore infatti in molti casi resta asintomatico e non crea alcun tipo di problema, né pratico né estetico; talvolta, anche se raramente, il lipoma può addirittura scomparire spontaneamente.
Quando invece il tumore crea problemi estetici o di altro tipo (dolore, infiammazione, fastidio, ostacolo ecc.) è necessario provvvedere alla sua asportazione; a seconda dei casi si può intervenire con la chirurgia, con la laserterapia, con la liposuzione o con trattamenti a base di sostanze che inducono la lipolisi (generalmente si utilizzano steroidi oppure fosfatidilcolina).
In caso di escissione chirurgica, l’asportazione deve essere ampia perché in caso di una rimozione incompleta potrebbe verificarsi una nuova formazione della neoplasia nella stessa sede da cui essa è stata rimossa.
Ovviamente la questione è diversa nel caso in cui si sia di fronte a un liposarcoma; in questo caso il trattamento prevede un’escissione chirurgica totale e chemioterapia adiuvante a seconda dello stadio in cui si trova la patologia.
COSA DICE L’IGIENISTA E VEGANO VALDO VACCARO?
LETTERA
Buonasera dr Vaccaro, mi chiamo Carlo, vivo a Firenze e ho 35 anni. Navigando su internet ho trovato alcuni suoi scritti estremamente interessanti.
Qualche giorno fa mi sono accorto di avere un gonfiore anomalo sotto la costola a sinistra.
Sono andato dal mio medico che mi ha detto di stare tranquillo e che si trattava di un lipoma, diagnosi poi confermata da una ecografia muscolare.
Secondo la radiologa non è necessario fare niente. Per il mio medico si dovrà valutare nel tempo se intervenire chirurgicamente. Per entrambi comunque l’unica eventuale via d’uscita sarebbe la chirurgia.
E veniamo a lei. Ho letto tra le sue risposte del blog, interessantissime, che i lipomi possono essere ridotti e addirittura eliminati mediante digiuno.
Per un percorso personale, mi sono avvicinato alla medicina alternativa. Pertanto sono molto curioso e interessato alle sue teorie. Sto pure ordinando il suo libro sull’alimentazione.
Le chiedo se vuole dirmi qualcosa di più e darmi qualche consiglio pratico ed applicabile.
Con stima, la ringrazio fin d’ora.
Carlo
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RISPOSTA
Ciao Carlo. Dare una definizione sintetica a qualunque malattia non è così semplice, e non è nemmeno univoco. La descrizione medica in particolare, differisce sistematicamente da quella igienistica, per una serie di motivazioni. Le differenze non si limitano alla definizione ma vanno ben oltre, andando a coinvolgere descrizioni, dettagli, interpretazioni e terapie. Questo non vale soltanto per il lipoma, ma anche per le restanti malattie del carnet generale medico, a partire dal più semplice raffreddore.
Il medico ha una conoscenza ineguagliabile del corpo umano nella sua fissità anatomica.
È probabile che, proprio in questa dedizione esagerata e puntigliosa alla geografia fisica e materiale dell’organismo umano, stia la spiegazione dell’inettitudine medica a capire e a interpretare correttamente, in modo integrale e cinematografico, la vera dinamica dei fatti che riguardano la salute e la malattia.
La medicina si inceppa e si incaglia nei bassi fondali, non tanto e non solo per l’eccesso di zelo fotografico, ma soprattutto per altri concomitanti fattori di disturbo che sono l’interesse economico, il costo crescente dell’apparato burocratico sanitario, il legame indissolubile con la venale e condizionante industria farmaceutica, i pregiudizi e i dogmi ereditati dal passato medievale e pasteuriano.
Se tu hai letto il mio articolo Zona Tumore e Zona Cancro, ti sei già reso conto di come in America siano state da anni eliminate del tutto le distinzioni tra i vari tipi di escrescenze, indurimenti, tumori e neoplasie del corpo umano, e sia stata persino cancellata la vecchia distinzione tra tumore benigno e tumore maligno.
Il discorso non ha riguardato solo l’America ma il mondo intero. Il termine adottato universalmente è uno soltanto: cancer, ossia cancro.
Questa scelta non è casuale e non è da sottovalutarsi, in quanto ha mille implicazioni e mille conseguenze.
Dà infatti alla medicina un potere di pressione terroristica mai visto in precedenza, e permette di portare in sala operatoria molta più gente di quanta ne verrebbe facendo le debite, antiche e sagge distinzioni.
IN QUESTA TESINA:
CHE COS’È IL LIPOMA
Il lipoma, chiamato anche fibrolipoma o fibromiolipoma, è dunque un tumore non maligno, secondo i manuali medici vecchio stampo e non ancora allineati con le catalogazioni cancro-catastrofistiche ufficiali.
Un tumore innocente e a consistenza lipidica, individuabile come un rigonfiamento solitamente non più grande di 5cm, che si forma preferibilmente sul tessuto fibroso muscolare e nervino del corpo umano. In casi estremi i lipomi possono arrivare a misurare anche 20cm di diametro con peso di alcuni chili.
La consistenza dei lipomi è generalmente morbida al tatto, sono indolori e sono mobili. Si formano per lo più sotto la pelle, anche se a volte possono trovarsi più in profondità. Le aree più interessate da lipomi sono le spalle, la schiena, il collo e l’addome, ma possono presentarsi anche su gambe, cosce, braccia, ascelle, caviglie, zona sacrale e lombare, e varie parti del corpo.
Il lipoma è in genere dotato di una sottile capsula che lo avvolge. Esiste anche una forma meno comune e priva di capsula. Quando si hanno lipomi multipli in varie zone del corpo si parla invece di lipomatosi. Spesso la lipomatosi si manifesta in rapporto a squilibri di cratere ormonale o neurologico.
Esistono principalmente tre forme di lipomatosi:
- Lipomatosi di Krabbe – patologia ereditaria con numerosi lipomi e noduli a livello della pelle in aree come braccia, coscie e addome, che causano dolore e una alterazione della sensibilità.
- Lipomatosi simmetrica multipla – Patologia caratterizzata dallo sviluppo di lipomi non capsulati, con due forme principali, determinate dalla diffusione dei noduli. Nel tipo I i lipomi si formano principalmente in zona collo e spalle. Nel tipo II invece sono diffusi in tutto il corpo, determinando in apparenza una semplice situazione di sovrappeso o obesità.
- Malattia di Dercum – Nota anche come adiposi dolorosa o sindrome di Anders, è una patologia rara caratterizzata da numerosi lipomi dolorosi che si formano prevalentemente in donne in menopausa con problemi di sovrappeso e obesità. Può comunque colpire anche gli uomini, con un 16% dei casi. È una condizione cronica e tende ad essere anche progressiva, con dolori che possono essere anche intensi e invalidanti.
I lipomi rappresentano il tumore dei tessuti molli più diffuso. Secondo la medicina circa il 2% delle persone sviluppa lipomi, soprattutto tra i 40 e 60 anni. I maschi sarebbero più colpiti che le femmine.
PERCHÉ SI FORMANO I LIPOMI?
La medicina nicchia e non si pronuncia sui perché vengono i lipomi e perché devono essere asportati.
Andare nei dettagli potrebbe rivelare troppe cose. Si preoccupa semplicemente di rimuoverli, anche se ciò comporta recidive, che vengono affrontate con ulteriori rimozioni. Il bisturi poi non è come la gente crede solo questione di taglia-rimuovi e ricuci. Ci sono farmaci prima, dopo e durante l’operazione. Farmaci che il corpo fatica molto a smaltire.
L’igienismo invece non crede affatto che il tumore sia un mostro malvagio che aggredisce l’uomo.
Non crede nemmeno che si tratti di una entità, una cosa che esiste per sé, ovvero una crescita idiopatica, come amano sostenere i medici.
La vera causa sta nel carrello-spesa, nel frigo e nella dispensa, sui piatti e tra le forchette, ma la gente continua a non capirlo, ipnotizzata com’è dalla pubblicità televisiva, e dalle ipocrite spinte mediche a mangiare un po’ di tutto, e a bere 2 litri di acqua al giorno, che è in pratica la ricetta per ammalarsi in pianta stabile.
Il cancro è semmai un processo evolutivo-logico che si sviluppa totalmente nell’ambito del paziente.
La sovralimentazione e la mala-alimentazione, ne siamo certi, sono i veri fattori precursori del cancro.
In primo luogo c’è l’insulto gravissimo delle proteine animali, e in secondo luogo l’abuso di cibi cotti, concentrati, sintetici, devitalizzati, salati, dolcificati, integrati, dopanti.
Caffè, the, alcol e sigarette sono da corredo a quanto sopra.
Traumi psichici, paure, nervosismi, tensioni, carenze respiratorie, carenze di movimento e di sonno, carenze affettive, fanno il resto.
Il tumore non si sviluppa mai in tessuti sani, ma in tessuti malati e intossicati da molto tempo.
La prevenzione di tumori e cancri si riduce dunque a ben poca cosa.
Basta restare ligi e fedeli ad abitudini di vita di prim’ordine.
Ogni comportamento degradante, ogni azione ingiusta, ogni pensiero fallace, ogni digestione macabra, alterano lo stato di salute e sono quindi capaci di innescare un processo cancerogeno, passando per le varie fasi di irritazione, infiammazione, ulcerazione, indurimento protettivo, incapsulazione.
VISIONE IGIENISTA DEL TUMORE
Tutte le crescite tumorali del corpo umano, proprio perché tumorali e non ancora cancerogene o metastasizzate, sono di tipo costruttivo e reversibile, gestite sapientemente dal sistema immunitario.
Il loro andamento dipende da come ci comportiamo.
Il termine benigno e maligno non hanno nulla di scientifico, ma sono espressioni tipicamente terroristiche, legate anche alla voglia di ottenere fondi statali per la ricerca su mitiche cellule maligne e cancerogene che in realtà non esistono e non sono mai esistite. Ci sono soltanto cellule normali che eventualmente si indeboliscono e muoiono prima del tempo, rimpiazzate da altre cellule.
Come dice Shelton, la formazione di un tumore è sempre e soltanto ortopatica e prolunga la vita in presenza di cause che, altrimenti, procurerebbero la morte con notevole anticipo. I tumori non rappresentano malattie distinte e specifiche, ma sono solo anelli di una lunga catena di cause ed effetti, che risalgono all’indietro nella vita dell’individuo, fino all’infanzia e, spesso, anche oltre.
Vero è invece che un normale tumore, da barriera utile di estrema protezione, può diventare tumore canceroso quando ha raggiunto uno stato di cachessia, dove il sangue è impossibilitato a fluire e refluire internamente, e non arriva più con regolarità ad alimentare e ripulire il tumore stesso.
A quel punto il materiale interno del tumore diventa putrido ed implode, mandando in circolo i suoi veleni e producendo altre crescite simili chiamate metastasi.
Quello che si chiama poi cancro conclamato.
La morte da cancro è morte per avvelenamento da sostanze putride, una sepsi risultante dalla degenerazione del contenuto tumorale e dal suo diffondersi in ogni direzione all’interno del corpo.
Per approfondimenti ti invito a leggere l’articolo Neoplasie: La Visuale Igienista.
CURE NATURALI: COSA FARE
Il lipoma non va eliminato. Vanno stroncate semmai le cause che lo hanno portato a formarsi.
Il lipoma non è la malattia ma il sintomo locale di una malattia precisa che sta altrove e che si chiama intossicazione del sangue e corruzione dei processi digestivi.
Il lipoma altro non è che la prova del nove di errori comportamentali ed alimentari prolungati e ripetuti, fatti a monte. Esso è la spia rossa di una anormalità esistente nel tuo sangue, e soprattutto nella tua dieta, nel tuo modo di respirare, di muoverti, di essere inserito nella vita del pianeta.
La tua malattia a monte sta soprattutto nel pensiero. Il pensiero illusorio di essere inaffondabile ed invulnerabile, e di poter sostenere certi stili innaturali di vita senza mai pagare dazio, e di poter scaricare sullo stomaco e sull’intestino tutti gli errori e tutte le sciocchezze accumulate nel corso di una intera giornata.
Per stare bene occorre una virata culturale, una rivoluzione interna, un salto di qualità.
Il discorso non vale solo per te che il lipoma ce l’hai già in bella evidenza.
Vale per tutti, visto che il corpo umano è sempre e comunque un produttore di tumori, se si rallentano o si inceppano certi meccanismi di base.
ALIMENTAZIONE
La dieta occidentale risulta indiscreta e tossica, per cui tende a produrre un sangue grasso, denso, ostruente, responsabile del deterioramento dell’ambiente cellulare e del “cancer milieu”, per usare gli straordinari concetti apportati dal grande Claude Bernard. Ovvio che per contrastare ogni forma di tumore occorre schivare le insidie grassofile e proteinofile delle stolte e rovinose diete commerciali in circolazione. Non mi riferisco solo alle idiozie tipo Atkins, Montignac e Dukan, ma alle diete più in voga tipo la Zona di Barry Sears e la Gruppi Sanguigni di Peter D’Adamo e Piero Mozzi.
La strada del recupero passa per lo sgrassamento urgente del sangue. Occorre fabbricare sangue fluido mediante digestioni semplici e rapide. Dieta sobria e tendenzialmente vegan-crudista con almeno l’80% di crudo, riservando il restante 20% al pane integrale, alle patate non stracotte e non bruciate, al pop-corn, a qualche pasta integrale alle verdure, a qualche pizzetta leggera e sottile con verdure fresche.
Per una formula più dettagliata puoi consultare il mio Vitto Valdiano.
DIGIUNO
Qual è l’effetto del digiuno sul tumore?
Il digiuno provoca l’immediato arresto della crescita tumorale, chiudendo il rubinetto di arrivo dei soliti veleni che il paziente continua disinvoltamente ed irresponsabilmente ad assumere.
Si arresta la crescita tumorale e parte un processo di involuzione e di riassorbimento del contenuto tumorale.
L’autolisi è termine greco che sta per auto e luo, che significano dissolvere se stesso.
L’autolisi dei tumori, non degenerati in cancro, si completa solitamente in tempi brevi, in giorni o in poche settimane, a patto di far seguire al digiuno una dieta prima fruttariana e poi stabilmente vegana e tendenzialmente crudista, che eviterà il riformarsi di qualsiasi tumore e l’insorgenza di altre malattie gravi.
L’autolisi, l’autodistruzione, l’autodissolvimento dei tumori di ogni ordine e grado, viene attuata in continuazione nelle cliniche igienistiche-naturali più famose.
Il fatto si verifica pure nella pratica comune dei terapeuti che seguono la scuola di Trall, Tilden e Shelton, oltre che quella di Ehret e Bircher-Benner.
Quando il corpo non riceve abbastanza nutrimento rispetto al consumo, gli assorbenti che scompongono le sostanze disponibili vanno a cannibalizzare sempre e solo le cellule aventi minore utilità nelle funzioni vitali, per cui tutte le accumulazioni morbose tipo gozzi, noduli, calcoli, cristalli, placche arteriose, cisti, fibromi, lipomi, miomi, adenomi, ascessi, diminuiscono e spariscono rapidamente grazie a una astinenza prolungata o a un digiuno.
Armati dunque di un posto per riposare indisturbato per 4 o 5 giorni, e fatti un rifornimento di acqua leggera di alta montagna (se non riesci a procurarti l’ideale acqua distillata).
Ti fai un bel digiuno terapeutico con niente cibo, niente farmaci e niente integratori (ovviamente), e acqua da bere a sorsi e a volontà, curando la respirazione, ricambiando la biancheria inumidita in continuazione.
Occorre davvero riposo assoluto, anche se si ha voglia e forza di uscire. Nemmeno distrazioni tipo giornale e televisione sono ammesse. Spegnere tutte le luci e lucette corporali e vivere in assoluto risparmio energetico, canalizzando ogni risparmio energetico verso il sistema immunitario.
Preparati a soffrire nel secondo e nel terzo giorno per l’ovvia crisi eliminativa, fatta di banali fastidi e capogiri, derivanti da caffeine, nicotine, aspirine, farmaci e cose vecchie depositate nell’adipe, e ora disciolte, movimentate ed espulse dall’acqua.
Il lipoma si rimpicciolirà e si dissolverà progressivamente.
Interromperai il digiuno non appena l’appetito, scomparso dopo 1 giorno, tornerà a bussare al tuo stomaco, e non appena la lingua tornerà bella e non bianco-patinata, le urine si rischiariranno e l’alito ridiventerà gradevole.
La ripresa dell’alimentazione sarà con frutta acquosa al 100% per 4 giorni, e con reintroduzione di verdure e tuberi e semi a partire dal 5° giorno, seguendo poi possibilmente i miei soliti schemi dietetici del veganismo e del crudismo tendenziale.
Al digiuno si arriva comunque dopo una preparazione adeguata, come ad esempio una settimana di dieta crudista, onde evitare un impatto eccessivo. Opportuno informarsi meglio su come funziona il digiuno e sui risultati che esso comporta. Il rischio concreto di chi entra nel nostro sistema privo di adeguata preparazione è quello di arenarsi alle prime inevitabili difficoltà.
Alla fine, se proprio ti interessa, puoi fare la verifica strumentale, scoprendo che il lipoma è scomparso del tutto. Se così non fosse (dipende dall’età e dalla consistenza proteica del lipoma), una seconda seduta simile alla prima, intrapresa un mese dopo, gli darà uno sfratto definitivo.
Ricordarsi che, assieme alla dieta vegana e tendenzialmente crudista, servono più movimento e più essudazione. Camminate giornaliere di almeno un’ora. Massimizzare l’esposizione solare. Nuotate prolungate in acqua marina durante la stagione estiva. Rispetto rigoroso del ciclo circadiano assimilativo, con sonni profondi e abbondanti depositi di melatonina.
Valdo Vaccaro
Facciamo altre ricerche, si può guarire in maniera naturale?
https://www.fruttalia.it/forum/viewtopic.php?t=2282
Qui cito alcuni rimedi …….
Io non credo ce ne sia uno migliore di tutti, ma andrebbero provati e studiati a fondo e questi consigli che ho preso dal web sarebbero utili come discussione e approfondimento
tratti da qui
http://it.wikihow.com/Capire-se-Hai-il-Lipoma
1Usa il cerastio. Questa è una piccola pianta che di solito viene considerata infestante. Tuttavia, a parte arrampicarsi sulle tue rose, il cerastio aiuta anche a trattare il lipoma. La pianta contiene saponine, sostanze chimiche presenti in alcune piante, che rompono il tessuto grasso. Puoi acquistare la soluzione di cerastio nelle principali farmacie. Prendi un cucchiaino della miscela tre volte al giorno, dopo i pasti.
Puoi accelerare il processo di guarigione anche prendendo l’unguento. Applicalo direttamente sul tuo nodulo una volta al giorno.
2Prova il neem. Questa è un’erba indiana. Quando usi quest’erba in cucina, o la assumi come integratore, contribuisci a sciogliere il grasso che si è formato nel tumore. Questo perché il neem stimola il metabolismo del fegato e della colecisti, rendendo più facile per entrambi gli organi abbattere i grassi, compreso quello nel tuo tumore.
3Prendi l’olio di semi di lino. È ricco di acidi omega-3 che dissolvono la crescita del grasso nel lipoma, oltre ad arrestare la crescita delle cellule di grasso. Dovresti applicarlo direttamente sulla zona colpita tre volte al giorno per garantirne l’efficacia.
4Bevi più tè verde. Il tè verde contiene sostanze nutritive dalle proprietà antinfiammatorie che aiutano a ridurre la quantità di tessuti grassi nel corpo. Queste proprietà antinfiammatorie hanno un effetto indiretto sul tumore, riducendone la dimensione. Bevi una tazza di tè ogni giorno per sbarazzarti del tumore, o almeno renderlo meno visibile.
5Aumenta l’assunzione di curcuma. Questa spezia indiana è ricca di antiossidanti che aiutano a fermare l’infiammazione ed evitare che le cellule di grasso si moltiplichino nelle aree in cui sono presenti i lipomi. Fai un mix di curcuma e olio d’oliva (circa un cucchiaino di ciascuno) e applicalo sui bozzoli di grasso ogni giorno. Ripeti questo processo finché il tumore si è completamente ridotto.
6Bevi più succo di limone. Il succo di limone contiene acido citrico e antiossidanti (sostanze che rimuovono gli agenti nocivi dal corpo) che stimolano il fegato e distruggono le tossine. Con la funzione del fegato potenziata, il corpo è in grado di bruciare i grassi molto più facilmente, comprese le cellule lipidiche all’interno del lipoma.
Aggiungi il succo di limone nell’acqua, tè e altre bevande.
Trattamento a base di erbe per il Lipoma