“Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”
Oggi, 19 novembre, abbiamo letto un bell’articolo di Santa Di Salvo sul Mattino di Napoli, che ci ha resi veramente felici come lettori e cultori della nostra lingua: il napoletano. La giornalista infatti ha raccontato come meglio non si potrebbe le imprese, perché secondo me di impresa si tratta, di cui è stato protagonista Roberto D’Ajello, magistrato e scrittore, che nel 2015 ha tradotto in napoletano il capolavoro del reverendo Lewis Carroll “Alice nel Paese delle Meraviglie” (Alice int”o Paese d”e Maraviglie) guadagnandosi un riconoscimento ufficiale dalla Lewis Carroll Society di New York: l’Award of Excellence, conferito sia a lui per la traduzione che a Lello Esposito per le illustrazioni. Mentre di questi giorni è la notizia che una casa editrice scozzese, la Evertype di Dundee ha proposto ai lettori e bibliofili d’oltremanica la traduzione in napoletano del secondo capolavoro di Lewis Carroll “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” (Attravierzo ‘o specchio e chello c’Alice ce truvaie) sempre con traduzione curata da Roberto D’Ajello con le illustrazioni originali di sir John Tenniel. Un riconoscimento per D’Ajello che si è misurato con la lingua inglese, con endecasillabi e settenari, realizzando un altro piccolo capolavoro. Dunque, se mi permettete una battuta calcistica, Roberto D’Ajello ha vinto fuori casa strappando applausi ai tifosi avversari. Lascio per ultima la notizia che “Attravierzo ‘o specchio e chello c’Alice ce truvaie” in Italia è edito da Franco Di Mauro perché Franco come editore merita una menzione speciale per la passione e la competenza che ha dimostrato ancora una volta nello scegliere di pubblicare un autore bravissimo.
Luigi De Rosa
(le foto nell’articolo sono tratte dal web)