Maistro-Jallow, la Salernitana è fuori dal tunnel! Due magie per battere l’Entella, l’Arechi torna a festeggiare

2 novembre 2019 | 20:23
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Maistro-Jallow, la Salernitana è fuori dal tunnel! Due magie per battere l’Entella, l’Arechi torna a festeggiare

TABELLINO SALERNITANA-VIRTUS ENTELLA 2-1

SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Karo, Migliorini, Pinto (40’ st Jaroszynski); Lombardi, Akpa Akpro, Di Tacchio, Kiyine; Maistro (42’ st Odjer); Gondo (46’ st Djuric), Jallow. A disp. Vannucchi, Lopez, Cerci, Kalombo, Morrone. All. Ventura

VIRTUS ENTELLA (3-5-2): Contini; Coppolaro, Poli, Chiosa (1’ st Crialese); Eramo, Nizzetto, Adorjan (40’ st Currarino), Schenetti, Sala; Mancosu, De Luca G (24’ st Morra). A disp. Borra, Valietti, Currarino, Settembrini, Ardizzone, M. De Luca, Bonini, Toscano, Sernicola, Cicconi. All. Boscaglia

Arbitro: Federico Dionisi di L’Aquila (Di Gioia/Annaloro). IV uomo: Valerio Maranesi di Ciampino.

NOTE. Marcatori: 35’ st Maistro, 39’ st Jallow (S), 44’ st Poli (VE); Ammoniti: Maistro, Jallow (S), Schenetti, Adorjan, Crialese (VE); Angoli: 7-4; Recupero: 1’ pt – 7’ st; Spettatori: 5432.

Un bacio alla crisi, due all’Entella e tre al campionato. La Salernitana batte la Virtus allo Stadio Arechi e torna al successo un mese dopo, ci pensano Maistro e Jallow con due gol da vedere e rivedere. E i tre punti fanno fare un balzo notevole a Ventura che torna in griglia playoff e va addirittura al terzo posto in classifica. Tutto quello che serviva per tornare a respirare, sotto una pioggerella leggera che dà il benvenuto al mese di novembre. E c’era tanto bisogno di dire addio all’ottobre nero appena concluso. Nel finale la Salernitana soffre dopo aver concesso il 2-1, ma al triplice fischio Via Allende può tuonare. I 5500 tifosi presenti sono il minimo stagionale, ma questa è la squadra che ha in mente Ventura. Il risultato sì, ma attraverso la prestazione. E oggi, finalmente, la Salernitana ha vinto divertendo e divertendosi.

LA CRONACA. Questa volta sì, è turnover. Ventura capisce il momento negativo della sua squadra e cambia tanto, tutto. In difesa gioca Pinto al posto dell’acciaccato Jaroszynski, a centrocampo c’è Maistro (Dziczek si fa male nel riscaldamento) ma soprattutto Lombardi a destra con Kiyine che ritorna sulla sua fascia. Ma la grande sorpresa riguarda il compagno di reparto di Jallow: gioca Cedric Gondo, l’arma in più della Salernitana. La punta ivoriana si mostra propositiva, pimpante, anche generoso: non segna, ma ci va vicino e soprattutto non balbetta quando c’è da dialogare con i compagni.

Sarà un caso, ma il pallone oggi viaggia più veloce. Da una parte all’altra del campo, la Salernitana cerca di allargare le maglie dell’Entella sin dai primi minuti di gioco. Fondamentale come sempre la presenza di Akpa Akpro a centrocampo: l’altro ivoriano si inserisce, si allarga, recupera palla e attacca. Tutto quello che c’è da fare e anche di più. Akpa gioca molto vicino a Di Tacchio, con Fabio Maistro spostato qualche metro più avanti: si scrive 3-5-2 ma si legge 3-4-1-2. La posizione sulla trequarti dell’ex Rieti dà fastidio a Boscaglia, schierato invece con il modulo standard. Adorjan è costretto ad abbassarsi per limitare Maistro, facendo arretrare tutto il baricentro dell’Entella. Classica storia della coperta corta: i liguri si difendono bene, ma praticamente le due punte De Luca e Mancosu non la vedono quasi mai.

Il primo squillo della partita è proprio di Maistro che al 24’ dal limite prende il palo con il mancino. Sussulto dei 5500 dell’Arechi. I pochi tifosi della Salernitana però si divertono e applaudono, poi si mettono le mani nei capelli quando Di Tacchio dal vertice dell’area di rigore spara incredibilmente alto, dopo essere stato liberato dalla giocata degli attaccanti granata. Jallow entra in tutte le azioni del primo tempo della Salernitana, va vicino al gol al 40’ (tiro sul primo palo respinto da Contini) ma si incaponisce troppo palla al piede. Si rifarà nel secondo tempo. Più in partita Kiyine che il primo uomo lo salta sempre, il secondo invece quasi mai: passare il pallone non è mai una cattiva idea, peccato che al marocchino non venga mai in mente. E alla terza decisione dubbia di Kiyine, partono i fischi dell’Arechi.

L’unico brivido del primo tempo la Salernitana lo corre all’ultimo minuto: Schenetti butta giù con la spalla Di Tacchio e si invola in contropiede, De Luca però si emoziona e non batte Micai che salva la Salernitana e poi regala un’occhiataccia all’arbitro che, forse, doveva fermare l’azione.

Ventura protesta, poi invece è rassegnato quando Maistro cade in area di rigore a inizio ripresa e si becca il giallo per simulazione. Decisione questa volta giusta, ma la Salernitana continua a entrare in area di rigore. Jallow e Kiyine ci provano da lontano dopo essersi liberati sempre grazie a un’intelligente giro palla a centrocampo dei granata, poi ancora Maistro dal limite sporca i guantoni di Contini.

Il gol è nell’aria e arriva al 35’, la firma è d’autore. Maistro su punizione pesca l’angolino, giusto merito a una partita (e a un campionato) di livello del talento scuola Fiorentina. Esulta per la prima volta Maistro, ma soprattutto tira un enorme sospiro di sollievo Gian Piero Ventura. La sua squadra si sblocca, gioca sul velluto e raddoppia subito: segna Jallow al 39’, missile da 30 metri all’incrocio dei pali. Un capolavoro, secondo gol consecutivo e tutta la gioia del mondo per il gambiano che fa festeggiare tutta la panchina. I granata portano a casa la partita nonostante concedono il gol della bandiera a Poli (di testa su calcio d’angolo, difesa immobile) e regalano a Nizzetto l’incredibile pallone del pareggio nel recupero (Micai para, ma che errore del centrocampista ligure). Dopo due mesi l’Arechi torna a vedere una vittoria della Salernitana: il campionato di Serie B è strano, bastano a volte novanta minuti per stravolgere il mondo. E il cavalluccio, dalla crisi, si ritrova all’improvviso terzo in classifica. Finalmente la Salernitana è fuori dal tunnel.