Pagine Sparse: Minori e la costa dal dopoguerra ad oggi viste da Donaldo di Lieto

16 novembre 2019 | 09:21
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Pagine Sparse: Minori e la costa dal dopoguerra ad oggi viste da Donaldo di Lieto

Anche se trattasi di un lavoro di soddisfacente spessore mentale, di ricerca affannosa nella memoria, si legge bene perché scritto scorrevolmente, con semplicità, in perfetta armonia con l’avanzare degli anni dell’autore. Donaldo di Lieto, minorese, di due anni più anziano del sottoscritto, percorre un viaggio a ritroso nella sua giovinezza, trascorsa nella stupenda costa di Amalfi con Minori stazione principale.
Gli argomenti, le emozioni, , persino i personaggi che fanno parte del bagaglio di ricordi , coinvolgono quanti come me hanno vissuto quel periodo post bellico fatto di piccole gioie, ma di privazioni anche, di timorosi approcci all’amore per l’altro sesso, di severità paterna. Severità che voleva significare, forse “studia perché devi lasciare questo piccolo e limitato mondo intriso di difficoltà economiche.
E’ un libro che racconta nei dovuti particolari la vita dello scrittore, la cui lettura non stanca sia per le emozioni accennate e sia per le divagazioni sulla vita di oggigiorno.
Incontri con coetanei perduti, con personaggi famosi, il ritrovare qualche vecchio amore di gioventù.
Ma il chiodo fisso di Donaldo, giovane studente desideroso della scoperta del mondo, è stato sempre il viaggiare : inizialmente Roma o Venezia o altrove.
E poi il sesso provato dopo tanti timidi tentativi di incontri e accoppiamenti inizialmente andati a vuoto.
Exploit di gioventù esploratrice il Nord Europa, frequentato grazie alla sua fisicità, al suo aspetto piacevole per le donne, alla sua conoscenza delle lingue estere.
Noi coetanei minoresi lo appellavamo “Donaldo ‘o svedese” e, lo osservavamo con ammirazione al suo rientro dalle scappate all’estero, zaino a tracolla, salire le scale per Villa Amena.
Poi arriva nel libro, ad un tratto, la sorpresa anche per me a pag. 77: il nome di mio zio Gaspare Apicella, amico della famiglia di Donaldo, accostato al mio ed a quello di mio padre, il grande oste ‘o Capurale, noto un po’ ovunque. (commozione e ringraziamenti)
E la lettura va ad aggiungersi ai cantori quali Luigi di Lieto, Peppe Liuccio, Enzo del Pizzo e qualche altri di cui sfugge il nome.
Penso che quando avremo deciso di discutere in pubblico del lavoro di Donaldo in una calda serata d’estate su un terrazza alla spiaggia, molti accorreranno per ascoltare.