Il pescato del Cilento e la Dieta Mediterranea patrimoni da salvaguardare
Santa Maria di Castellabate – Marina di Camerota (SA) Il pescato della dieta mediterranea del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni: l’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate e quella della Costa degli Infreschi e della Masseta hanno fatto da scenario all’evento organizzato in occasione del nono anniversario dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco. Pescatori, chef, studenti, esperti ed addetti ai lavori hanno animato l’evento coordinato da da Tommaso Pellegrino (nella foto con i pescatori) Presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La kermesse itinerante si è conclusa venerdì 22 novembre nel porto di Marina di Camerota dove i pescatori del posto hanno incontrato gli studenti degli istituti alberghieri “Antonio Sacco” di Sant’Arsenio e “Carlo Pisacane” di Sapri. Presso l’hotel America, invece, si è tenuta la tavola rotonda tra addetti ai lavori ed operatori che, insieme con il presidente del Parco Tommaso Pellegrino, hanno discusso sulla necessità di salvaguardare e tramandare i valori della Dieta Mediterranea. L’evento si è concluso con uno show cooking formativo dei ragazzi degli alberghieri. Ai fornelli gli chef Fabio Del Gaudio, Gerardo Aquino e Mimmo Caiazzo. Come ha affermato Tommaso Pellegrino:”Il pescato del cilento è linfa vitale della Dieta Mediterranea, un patrimonio straordinario da difendere per i nostri figli. Siamo di fronte all’Area marina protetta più grande d’Italia e senza dubbio la più bella e la più ricca di biodiversità, i pescatori saranno le sentinelle di questo territorio e devono essere i primi a tutelarne la biodiversità, rispettando le regole del Parco marino e quelle tutelate dalla Guardia Costiera”.
a cura di Luigi De Rosa
(info www.parks.it; fonti Cronache di Napoli ediz. del 23 11 2019; Il Roma on line ediz. del 21 11 2019)