Sorrento, stabilimenti balneari , come in passato, a fine stagione non si rispetta il termine per la rimozione delle strutture amovibili.
Il consueto smontaggio delle strutture balneari, che dovrebbe avvenire per legge entro il 31 ottobre, sembra non interessare gli operatori del settore. Una assoluta noncuranza che ancora una volta, nonostante il cambio dei responsabili, sembrerebbe essere sostenuta dalla solita inerzia da parte degli uffici comunali preposti.
Sorrento – Anche quest’anno per quanto riguarda le concessioni demaniali agli stabilimenti balneari sembra ripetersi la stessa storia delle passate stagioni. Come è noto il regolamento indica che tali autorizzazioni vengono rilasciate con decorrenza dall’1 aprile fino al 31 ottobre di ogni anno, in quanto l’attività predominante deve rimanere la balneazione. Alla quale viene di solito abbinata anche una attività di ristorazione. Pertanto se l’attività di balneazione per legge deve terminare entro il 31 ottobre di ogni anno è evidente che con essa deve cessare anche l’attività secondaria di ristorazione.
Ebbene come lo scorso anno, a novembre inoltrato, si può assistere lungo i nostri lidi che molte attività balneari, ancora utilizzano le strutture amovibili destinate a stabilimento soltanto come ristorante. Dopotutto come non dargli ragione! Lo scorso anno, al richiamo dell’Ufficio Demanio a circa trenta operatori e società varie, perché non avevano rimosso le strutture entro il 31 ottobre,non vi fu alcun seguito. La nota firmata dal Responsabile dell’Ufficio Arch. Paola Gargiulo, oltre a rimanere inascoltata, ebbe come risultato che le strutture rimasero attive per varie settimane dopo la scadenza del termine del 31 ottobre.
Successivamente neanche è risultato che per i “ritardatari” fu adottato qualche provvedimento sanzionatorio da parte del Comune. Quindi molto probabilmente la storia si ripeterà anche quest’anno. A meno che dall’Ufficio Demanio, il nuovo Responsabile indicherà che la situazione è cambiata e che le regole valgono per tutti e soprattutto vanno rispettate. 11 novembre 2019- salvatorecaccaviello