Tunnel stradale Maiori – Minori e dintorni. Salto negli anni cinquanta

Qualcuno ricorderà pure il tratto di strada del Luna di Amalfi: identico se non peggiore della curva del castello di Minori. A parte che come scorre il traffico attualmente non è da condannare: il semaforo svolge il suo compito egregiamente.
Ritornando alla curva del Luna di Amalfi, negli anni cinquanta si progettò e si mise in opera l’allargamento dello stretto tratto, mediante grosse muraglie che salivano dagli scogli sottostanti e con mastodontiche putrelle in ferro che, conficcati profondamente nella roccia, uscivano a sbalzo consentendo di operare per far nascere ex novo la strada allargata (eravamo circa sessantanni fa con le tecniche di allora). Ricordo che per qualche giorno noi studenti, che frequentavamo le scuole di Amalfi, fummo costretti ad attraversare camminando su spessissime tavole in legno.
Alla Torricella di Minori (luogo del progettato tunnel) il lavoro dovrebbe essere più agevole essendoci la base del porto da cui far partire i piloni di sostegno. Senza “storpiare” il paesaggio minorese, senza dover affrontare problemi di staticità delle abitazioni circostanti, senza incappare nelle ire degli ambientalisti. Qualcuno dovrebbe spiegare a cosa serve poi quel troncone di strada che resterebbe inutilizzato dopo l’apertura del tanto ostacolato tunnel: pedonale con posti di ristoro? Bene! Comunque non tutti pensano, ed a ragion veduta, che sia tanto urgente e necessario modificare (in male) l’aspetto lato mare della vezzosa Minori.

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