Prima o poi la verità viene sempre a galla. Basta avere pazienza ed aspettare!
Ecco un esempio.
Il giorno 7 gennaio 2015, ancora rattristato per la sconfitta della mia cara Atrani nella trasmissione televisiva ” Il borgo più bello”, affidai ad un quotidiano locale tutta la mia delusione. Al tempo stesso, mi permisi un’analisi sintetica elencando quelli, che a mio modesto avviso, potevano essere i motivi della mancata affermazione vale a dire l’informazione insufficiente data all’evento, le riprese televisive che non mettevano in risalto tutte le bellezze del sito, la scarsa partecipazione al voto e così via di seguito. Ma quello che maggiormente mi sembrò la causa principale era da ricercare nello stato di abbandono del paese, di degrado architettonico, … ” dei muri scalcinati, delle facciate delle case senza intonaci, delle finestre senza infissi e con i vetri rotti, dei condizionatori d’aria esposti sfacciatamente ed in bella mostra che mortificano un paesaggio unico al mondo” …! etc. etc.
Non l’avessi mai fatto! Mille benpensanti mi furono addosso: Improperi, cattiverie, offese, minacce, proposte di ostracismo. Su social ( e non solo) si scatenò un vero e proprio putiferio contro di me! Diventai, in un breve attimo, la persona più chiacchierata della piccola comunità.
Ma il tempo è galantuomo ed ecco che arriva in modo del tutto inaspettato una specie di riabilitazione, certamente non voluta ma non per questo meno gradita.
Con ordinanza n. 10 del 5 dicembre 2019, il sindaco del comune di Atrani ordina ” Il recupero del centro abitato sotto il profilo del decoro urbano, della sicurezza dei cittadini ed al contrasto delle situazioni di degrado ed incuria degli immobili”.
Praticamente tutto ciò che avevo anticipato nel mio articolo del 2015.! Incredibile.
Dunque la mia analisi non era sbagliata. Avevo visto giusto! Ne consegue che la reazione risentita nei miei confronti era del tutto ingiustificata e fantasiosa.
Ad Atrani, allora come oggi, esiste veramente ” … il degrado e l’incuria degli immobili”… Lo certifica l’ordinanza sindacale. Del resto basta guardarsi in giro.
Mi domando: cosa c’è di male ad ammetterlo? Semplice la risposta: anche se a malincuore, bisogna prenderne coscienza e guardare in faccia la realtà. E’ da sciocchi negare l’evidenza nascondendo la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi ( nel caso in esame come fecero i miei denigratori del 2015). L’ importante, invece, è esaminare il problema, trovare la giusta soluzione ed intervenire.
Mi sia concessa un’ultima riflessione: signori politologi, sociologi, architetti, benpensanti, grandi pensatori del niente, che nel gennaio 2015 insorgeste contro di me, dove siete ora? Cosa avete da dire? Sapientoni, a tempo perso, cosa avete da ribattere ?
Non pretendo le scuse, ma, almeno, perché non riconoscete il vostro torto? Purtroppo non lo farete mai. “Homo homini lupus”!
Atrani, 10 dicembre 2019
Andrea Cavaliere