Castellammare. Natale sicuro: scattano i controlli in pescheria

Castellammare di Stabia. Vongole coltivate nel Sarno e datteri di mare proibiti, il mercato nero in vista delle festività natalizie alza i prezzi e i controlli aumentano. Gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare hanno previsto ispezioni e controlli nelle pescherie dell’area stabiese, del vesuviano fino alla provincia di Avellino. Una task force diretta dal comandante Ivan Savarese del compartimento stabiese. «Con l’arrivo delle festività la domanda cresce – spiega il capitano di fregata – e il prezzo dei frutti proibiti aumenta. L’attenzione è massima e sebbene in questi giorni vi siano condizioni meteo avverse non escludiamo che i predatori del mare, per un facile guadagno, possano affrontare il mare in tempesta».

Le attività in tutta la Campania sono coordinate dell’ammiraglio e ispettore Pietro Giuseppe Vella della direzione marittima di Napoli. Ogni ufficio ha già programmato ispezioni e controlli nei territori di competenza per assicurare un cenone sicuro dal punto di vista sanitario. I casi sempre più frequenti di abusivi che coltivano molluschi a pochi passi dal Sarno, o di sub improvvisati pronti a devastare la flora marina per portare via i datteri di mare, è un fenomeno che la Capitaneria tiene sotto stretto controllo. Il mercato illegale di frutti di mare proprio in questi giorni prova a fare incassi record. Per questo motivo saranno dieci giorni serrati e di attività frenetica per gli uomini della Capitaneria impegnati nel controllo dei prodotti rintracciandone la provenienza.

Intanto ieri mattina circa 20 militari sono stati impegnati assieme al comandante Ivan Savarese nelle operazioni di antincendio e antinquinamento per l’operazione Security messa in campo per testare la prontezza degli operatori. «È importante – spiega Savarese – vedere se il coordinamento riesce ad essere concreto ed efficace anche in condizioni di difficoltà. È una forma di addestramento per i nostri uomini ma anche una valutazione dei tempi di reazione». I militari della guardia costiera assieme ai vigli del fuoco, operatori del 118, polizia e carabinieri hanno inscenato la discesa sulla terra ferma di uno straniero con un pacco sospetto. Una presenza che ha attivato il piano di sicurezza del porto. «Abbiamo simulato che il pacco – spiega Savarese – sia scoppiato vicino ad unità navale, nel molo di sottoflutto dove ogni estate arrivano mega yacht e turisti. Abbiamo anche pensato che l’esplosione potesse aver ferito un uomo a bordo e sono stati i pompieri ad aver prestato i primi soccorsi in attesa del 118». Per contenere invece i danni ambientali e di inquinamento per la caduta di carburante in mare la Capitaneria ha coinvolto anche gli ormeggiatori che con panne contenitive e con il prelievo di attrezzature e materiale assorbente reso disponibile dalla Fincantieri, hanno arginato il possibile danno ambientale. Utilizzati anche un gommone Alfa 56 e la motovedetta CP542 di stanza a Sorrento arrivata per prestare soccorso.Fiorangela d’Amora.

Il Mattino

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