C’era una volta il Teatro, a Piano di Sorrento il “Bus Theater”.
Piano di Sorrento (NA) Ieri, 15 dicembre, in Piazza Cota faceva bella mostra di sé un autobus a due piani molto particolare, completamente verniciato di nero e con un sipario rosso al centro della fiancata destra, a metà strada tra quello di un circo e quello di un teatro, e di teatro itinerante si trattava. A raccontarmi la storia del “Bus Theater” è stata Roberta Ferraro che con Ilaria Cecere è una delle ideatrici di questo spettacolo viaggiante. Roberta Ferraro, laureata in Sociologia, mi ha raccontato di quando insieme a Ilaria, dopo alcune esperienze nel mondo del teatro, decise di imbarcarsi in questa nuova avventura, e grazie a un finanziamento che le consentì con altri soci di poter acquistare questo bus dismesso da un’altra compagnia di Matera, colse subito l’occasione per realizzare il suo sogno, quello di viaggiare facendo teatro. “Il Bus Theater“, mi ha raccontato Roberta, “è un autobus a due piani che si trasforma in un grande teatro viaggiante. Produce, crea e distribuisce spettacoli musicali e performance di nuovo circo. Cura e organizza eventi artistico culturali in collaborazione con enti, associazioni e liberi artisti. Smontando e aprendo la fiancata, il Bus diventa anche palco all’aperto per platea esterna. Addentrandosi al piano superiore si accede in una sala interna che può ospitare fino a 30 posti a sedere. Il Bus Theater è un modo per fare della strada il tramite tra artisti, persone, operatori culturali, comunità: un crocevia dove si avveri l’avventura del viaggio, la straordinarietà dell’incontro e la magia del teatro”. Ascoltando Roberta Ferraro descrivermi la sua “creatura”, mi scorrevano davanti agli occhi le immagini de “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola con Massimo Troisi, forse uno dei film più belli e intimistici interpretati dall’attore di San Giorgio a Cremano. Ho colto negli occhi di questi giovani artisti napoletani lo stesso incosciente entusiasmo, che immagino animasse secoli fa le compagnie di attori girovaghi, che su carrozzoni sgangherati, come illustrato benissimo nel film di Scola, viaggiavano in tutta Europa. “Cosa ti spinge a fare l’attore girovago?” Se leggi il “Capitan Fracassa” nella versione originale di Théophile Gautier, alla fine il giovane Barone di Sigognac, da nobile decaduto divenuto attore per necessità, scavando la fossa per Belzebù, il suo amato gatto, scopre un tesoro che lo farà ricco, dunque tornerà a essere un Barone. Il “Sigognac” di Scola/Troisi invece scopre la vita e si terrà stretta solo e soltanto questa in tutta la sua drammatica e meravigliosa imprevedibilità. Rimarrà un attore mai più un Barone perché è chiaro che se la Vita ti ha insegnato che sei fatto della stessa sostanza dei sogni, non puoi che scegliere di continuare a inseguirli, 100 scudi d’oro non ti daranno mai la felicità che cerchi, che è legata a come scegli di spendere il tuo tempo su questa terra. L’unica cosa che possediamo, direbbe Pulcinella/Troisi al giovane Signognac, è il tempo, spetta a noi non sprecarlo: un solo minuto ben speso può darti la gioia che neanche un milione di scudi d’oro possono comprare. Signore e Signori, presto, si apre il sipario! Ecco qui “Caronte”, la nostra guida. Seguitelo nella vecchia casa viaggiante, incontrerete spiriti, musicisti, saltimbanchi e altri strani personaggi. Lo spettacolo s’intitola “Vita morte e oracoli”, aprite i vostri cuori e le vostre menti e lasciatevi sedurre da sogni e magia! Con Roberta Ferraro e Ilaria Cecere animano la scena Alessio Ferrara, Francesca Masucci, Yuri Parascandolo, Pilar Penalosa, gli allestimenti sono stati affidati a Luigi Tornincasa e Eva Di Jorio. Buon divertimento!
Un plauso va agli attori, che hanno riscosso successo e gradimento di pubblico, un doveroso ringraziamento a OFFICINE del VOLONTARIATO, CSV di Napoli e Comune di Piano di Sorrento.
per info e prenotazioni vi consiglio: www.bustheater.com
di Luigi De Rosa