Gattuso si fa in tre per far ripartire il Napoli dei delusi Spogliatoio da ritrovare, giocatori da recuperare: iltecnico lavora sulla testa
Dieci giorni di Napoli.Pochi, obbiettivamente, per poter parlare degli effetti positivi portati dal cambio dell’allenatore. Rino Gattuso ha potuto constatare,personalmente, l’involuzione della squadra (sconfitta contro il Parma), nella gara del suo esordioefarsi una prima idea del perché il progetto del suo amico Ancelotti sia fallito. Rimettere in piedi le ambizioni del club non è impresa semplice, ma lui ha accettato questa sfida convinto com’è che di riuscire, quantomeno, a salvare la stagione arrivando in zona Europa. E’ molto più probabile che possa arrivare quinto o sesto e
garantirsi, dunque, la partecipazione alla prossima Europa League, perché l’obbiettivo Champions non sembra alla portata anche se c’è ancora un
intero girone di ritorno da giocare, oltre alle ultime tre di andata (Sassuolo, Inter e Lazio).
C’è un contratto, però, che gli impone almeno il quarto posto per essere sicuro della riconferma. Diversamente, la sua avventuranapoletanapotrebbe limitarsi al semestre da qui a giugno prossimo.
Aspetto fisico E’ un duro, però, Rino Gattuso.E, dunque, s’è rimboccato le maniche è ha cominciato a lavorare, intensamente. DaAncelotti, ha ereditato una squadra non al massimo dal punto di vista atletico, ci sonogiocatori che fanno fatica a ritrovarsi. E’ il caso di Koulibaly, per esempio,
che dall’inizio della stagione non riesce a garantire un rendimento importante. Ma il caloha riguardato, finora, buona parte dei big, a cominciare da Fabian Ruiz e Allan per finire a Insigne e Callejon. E il nuovo allenatore è partito proprio dalla questione fisica,intensificando gli allenamenti anche se qualcuno sta accusando affaticamenti muscolari. La pausa natalizia gli serviràproprioper cercaredi ridare alla squadra vigore fisico e brillantezza.
Aspetto tattico L’era Ancelottièstata caratterizzata dalla questione tattica.Il dopo Sarri avrebbe voluto la continuazione della sua idea che nei tre anni di gestione aveva regalato un gioco spettacolare e concreto col 4-3-3. Ma Carletto ha voluto imporre il suo credo, il 4-4-2, meno funzionale alle caratteristiche dei giocatori. Ed anche la sua intransigenza nel non voler cambiare,ha consigliato aAurelio De Laurentiis la chiusura anticipata
del rapporto. «Gattuso restituirà al Napolila grande bellezza»,ha detto il presidente. Il riferimento, ovviamente,èstato al modulo tattico del nuovo tecnico, che ha riportato Insigne nel suo ruolo naturale di esterno a sinistra nel tridente offensivo,ha aggiunto un terzo centrocampista ma gli manca un metodista in grado di dare un po’di organizzazione al gioco. Un lacuna che Cristiano Giuntoli proverà a colmare a gennaio.Aspetto mentale
Rino ha provato sin dal primo momento a rasserenare i giocatori, le tensioni degli ultimi 40 giorni hanno aperto una voragine nella quale sono finitila dirigenza, l’allenatore e i giocatori. L’ammutinamento del 5 novembre scorso, la richiesta di multare tutti da parte del presidente, ha creato uno stato di malessere generale. Che, per forza di cose, si riflette sul rendimento in campo. De Laurentiis, nel suo discorso natalizio ai giocatori, ha parlato di sole che sorge, di un momento brutto passato, ma non ha accennato alla questione multe. Rino sta lavorando sottotraccia per convincerlo a ammorbidire la questione in modo da dare un segnale di riavvicinamento alla squadra. Coi giocatori, parla spesso, sta provando a dare loro
la carica necessaria perché ritornino nuovamente protagonisti. Da Castel Volturno,iriscontri sono positivi.
fonte:gazzettadellosport