Insigne,una carezza che vale piu’ di mille parole

20 dicembre 2019 | 12:23
Share0
Insigne,una carezza che vale piu’ di mille parole
Insigne,una carezza che vale piu’ di mille parole
Insigne,una carezza che vale piu’ di mille parole
Insigne,una carezza che vale piu’ di mille parole
Insigne,una carezza che vale piu’ di mille parole

● Lorenzo Insigne, come tutta la squadra, vive una stagione finora molto delicata ● Non fa gol da 12 giornate e dopo tante esclusioni con Ancelotti è
finito anzitempo in panchina anche alla prima di Gattuso contro il Parma ● In relazione allo stipendio dovrà pagare la multa più alta

Nove mesi dopo, lì dove il malessere era cominciato e non è mai finito. Lorenzo Insigne dal Sassuolo (fece gol) aSassuolo, una parabola discendente, con picchi isolati eun rendimento che ha disatteso ogni aspettativa. Tocca ora aGattuso rigenerarlo e restituirlo al calcio. Insigne deve anzitutto scacciare vie le ombre eritrovare la gioia di giocare. La gara con il Sassuolo è simbolicamente molto importante: inEmilia, nove mesi fa, la prima
dichiarazione amara dopo ilgol del pareggio eifischi ancora forti del San Paolo giorniprima con la Juventus: avevasbagliato un rigore.
Dal Sassuolo al Sassuolo,con una sostituzione fresca fresca alla prima di Gattuso al San Paolo contro il Parma. Insigne ha deluso ancora, ma Rino lo ha difeso. E ancora una volta dagli spalti del San Paolo sono piovuti fischi. Non c’è dubbio che sia il calciatore esposto maggiormente alle critiche in una stagione dove tutta la squadra ha segnato un crollo verticale: nei risultati ma anche nelle prestazioni.
Ma un capitano indossa la fascia anche per assumersi queste responsabilità, ed è probabilmente questo lo scatto in avanti che da Insigne tutti
aspettano.Alla fine, seguendo il rituale della legge calcistica, ha pagato per tutti l’allenatore. Carlo Ancelotti sarà presentato lunedì all’Everton, mentre il Napoli prova a ricomporre la stagione sotto la guida di Gennaro Gattuso. Ed ecco che anche al capitano viene chiesto a gran voce di uscire fuori dalla
tormenta. Insigne è stato sollecitato dal presidente De Laurentiis, durante la cena di Natale di martedì scorso. Una carezza al viso (nella foto è evidente) che è valsa più di tutte le parole che i due non si sono detti dalla notte dell’ammutinamento del 5 novembre scorso. Lorenzo è il capitano, deve far meglio. Deve far bene, questo il presidente gli ha chiesto mentre al microfono invitava tutti a «stare sereni, che il peggio è passato». A tutti, ma soprattuttoalui: il napoletanoscugnizzo con il quale il patron ha in corso il procedimento più importante della battaglia legale per le multe.
Il modulo di Gattuso (quel 4-3-3 che ha fatto le fortune di Insigne in passato) gli dovrà restituire entusiasmo e soprattutto dovrà fargli ritrovare
il gol. Perché è vero che nel mirino delle critiche c’è quasi sempre e solo lui, ma il capitano è nella tormenta da troppo tempo: non fa gol da dodici
giornate, un record. Assist, gol e giocate da fuoriclasse, il suo è un passato di gloria. Ma poi il giudizio impietoso sconta il buco nero del presente. É il
calcio.

fonte:corrieredelmezzogiorno