Inter,Esposito il marcatore piu’ giovane dopo Corso

22 dicembre 2019 | 08:24
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Inter,Esposito il marcatore piu’ giovane dopo Corso
Inter,Esposito il marcatore piu’ giovane dopo Corso
Inter,Esposito il marcatore piu’ giovane dopo Corso

Esposito corre dalla mamma «Questo gol è tutto per lei»

«Emozione bellissima, dico grazie a Lukaku per il rigore e i consigli»
Conte: «Visto? Lo avevo detto»
Babbo Natale Lukaku. All’ultima gara del 2019, schianta il Genoa, firmando una doppietta, offrendo un assist a Gagliardini e, soprattutto, regalando il rigore a baby Esposito. Che, puntualmente, lo trasforma, diventando il secondo più giovane marcatore della storia nerazzurra. Solo Corso lo ha battuto: aveva 17 anni e 97 giorni quando segnò la sua rete al Bologna nel 1958. In quella gara, però, l’Inter giocava in trasferta. E allora Esposito, secondo goleador del 2002 in serie A, dopo l’atalantino Traore, almeno un record lo ha stabilito. E’ il più giovane interista ad aver segnato a San Siro, superando Bergomi. E, alla sua età, certe emozioni sono così forti che diventa difficile non trattenere le lacrime. «Ho appena visto mia mamma e mi sono commosso, il gol è per lei – racconta, infatti, con la voce che ancora gli trema, dopo aver abbracciato appunto la madre Flavia -. Sto raccogliendo i frutti del mio lavoro e dei miei sacrifici, di quei panini che mangiavo prima degli allenamenti… E’ stata un’emozione bellissima, a coronamento di una settimana fantastica. Anche se non è stato facile gestire l’ansia. Questa notte non ho dormito: continuavo a pensare a questa partita…».

GRAZIE LUKAKU. E allora per fortuna che al suo fianco c’era Lukaku. «Mi aveva visto un po’ preoccupato in allenamento, così mi ha tranquillizzato, dicendomi di usare la testa – rivela Esposito -. Poi, in partita, mi ha lasciato calciare il rigore, aggiungendo pure un incoraggiamento: vai tranquillo e fai gol. Lo ringrazio, perché, oltre ad essere un grande calciatore, come si è visto in campo, è una grande persona. Ringrazio anche la società e l’allenatore per la fiducia che mi hanno dimostrato. Il mio auspicio per il 2020? Continuare a lavorare in questo modo». Anche Lukaku («Grande Inter e buona Natale a tutti», ha scritto su Instagram) si augura che il 2020 prosegua com’è finito il 2019, visto che la prima parte dell’anno, al Manchester United, è stata da dimenticare. Con la doppietta al Genoa, è salito a 12 centri in serie A e a 14 stagionali. Il rammarico è per quelli mancati con la Fiorentina e, soprattutto, con la Roma. Ma il belga ha reagito come sono a abituati a fare i grandi centravanti: con i fatti.

AVVENIRE IMPORTANTE. E così l’Inter finisce l’anno agganciando in vetta la Juventus, con 42 punti in 17 giornate: Conte come Mancini e Mourinho, quindi. «E ora 8 giorni di vacanza. I miei giocatori se lo sono meritati. Ci ritroveremo domenica prossima, anche se nei prossimi giorni dovranno comunque pensare pure a me…».
Ovvero, al ritorno, dovranno essere in buone condizioni. Poi, il tecnico nerazzurro celebra Esposito: «Lo avevo detto in tempi non sospetti che non avrei avuto paura di farlo giocare fin dal primo minuto. Stiamo parlando di un ragazzo che da questa estate è cresciuto in maniera significativa. Si è guadagnato questa opportunità, ha un avvenire importante. E so anche che dalla sua famiglia ci darà un grande aiuto per mantenerlo sul giusto binario. Poi ci sarò anche io…». Un pensiero anche per Lukaku: «Ha dimostrato di essere un grande uomo. Se però siamo qui a parlare di 42 punti è anche perché c’è stato un miglioramento di valori umani».

fonte:corrieredellosport