“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.

8 dicembre 2019 | 11:12
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“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.
“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.
“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.
“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.
“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.
“Mai per sempre” di Fabio Massa, miglior finale le Giornate Professionali del Cinema di Sorrento non potevano avere.

Sorrento – Al Cinema Teatro Tasso si è conclusa la 42esima edizione delle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento, che con 1500 accrediti e 6000 spettatori nelle proiezioni aperte al pubblico ha dimostrato ancora una volta di essere una kermesse molto amata da cinefili e addetti ai lavori. Protagonista della serata finale il film “Mai per sempre” del regista e attore stabiese Fabio Massa, che ne firma anche la sceneggiatura con Demetrio Salvi. Dopo “Aeffetto Domino” (2016) Fabio Massa ci regala ancora forti emozioni, e se nel precedente film era stata la malattia, il male fisico il vero protagonista della pellicola, con “Mai per sempre” lo scrittore di Castellammare sposta l’attenzione sul male che intacca l’anima, che, radicato in certi ambienti sociali, nega il riscatto a chi vuole percorrere altre strade condannandolo al destino, come scriverebbe Verga, dei vinti. Nel film Luca, il protagonista, decide di tenersi lontano dei loschi traffici del padre avvocato, rifacendosi una vita lontano da Napoli. Insieme a un amico, Antonio detto 6 meno meno, il ragazzo porta avanti un’auto-officina, e spera di vivere una vita serena con Maria, una donna ucraina senza permesso di soggiorno di cui è profondamente innamorato. Questo quadretto felice, fatto di amicizie e amori corrisposti, è però incrinato dall’arrivo di Livio, ex di Maria, criminale tossicodipendente, che, uscito da galera, è deciso a vendicarsi dell’ex non volendo rassegnarsi alla fine della loro relazione. Specchio di quest’amore morboso è  quello vissuto contemporaneamente a Napoli da Silvana, la madre di Luca, che sta provando a sua volta a interrompere la relazione con l’amante, anche quest’ultimo uomo possessivo e pericoloso. La narrazione cinematografica seduce lo spettatore con flashback e sequenze che intrecciano e alternano le varie storie d’amore, il ritmo incalzante tiene viva l’attenzione. Lo storytelling di Massa si ascrive alla scuola di registi come Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini e Claudio Giovannesi, per citare solo alcuni dei nomi che stanno regalando al cinema contemporaneo italiano ottimi prodotti cinematografici. Da citare tra gli attori che formano il cast la prova di Julija Majarčuk (Maria) che interpreta magnificamente un ruolo che le sembra cucito addosso, che aspettiamo molto volentieri il 25 dicembre a teatro con Paolo Caiazzo in “Non mi dire te l’ho detto”, a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che dramma o commedia brillante la Majarčuk è ormai artista completa. Ma questo film non avrebbe avuto spessore se non avesse potuto fregiarsi delle prove attoriali di Cristina Donadio (Silvana), di Gianni Ferreri, Gianni Parisi, Massimiliano Rossi, Benedetta Valanzano, Emiliano De Martino, Lucia Batassa, Tony Campanozzi e di un superbo Massimo Bonetti. Indovinate a mio modesto parere anche le location di San Nicola Baronia e Presicce in Puglia che completano oltremodo la bellezza dell’opera. Pensando a Luca, il protagonista del film di Fabio Massa, e al colpo di scena finale, che mi guardo bene dal rivelarvi, mi vengono in mente le parole di Massimo Recalcati: Non sono mai “io” che decido il “mio” desiderio, ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge, mi rapisce, mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via. Ebbene ora al cinema!, il film di Fabio Massa ha molto da raccontare su desideri che ustionano e sconvolgono.
di Luigi De Rosa