Manovra 2020, forse un ripensamento del Governo sull’addio alle finte prime case.
“Ogni nucleo familiare potrà indicare una sola abitazione principale sulla quale non pagare l’Imu, anche se la seconda casa si trova fuori dal territorio comunale di residenza”, la proposta avanzata dal Governo che però inizia a trovare i primi ostacoli.
Con il pacchetto di emendamenti dei relatori alla manovra economica, in procinto di essere varata dal Governo, potrebbe arrivare anche un giro di vite sulle prime case ‘fittizie’. Con la modifica proposta, ogni nucleo familiare potrà indicare una sola abitazione principale sulla quale non pagare l’Imu. Anche se la seconda casa si trova fuori dal territorio comunale di residenza. Lo prevederebbe un emendamento dei relatori alla manovra depositato in commissione Bilancio. L’obiettivo sarebbe quello di intervenire sulle case turistiche, spesso considerate come abitazione principale a causa dello spostamento fittizio della residenza di uno dei due coniugi. La possibilità di permettere ad alcuni nuclei famigliari, si legge nella relazione, di avere due nuclei principali, una nel comune di residenza di un coniuge e l’altra in quella di residenza dell’altro coniuge, appare discriminatoria anche sotto il profilo costituzionale. Tuttavia la stretta sulle “finte prime case” circa la quale l’Esecutivo deve ancora esprimersi, secondo il Ministro dell’economia Roberto Gualtieri, intervistato a Mezz’ora in più,potrebbe incontrare sul suo cammino un parere negativo. In quanto, secondo il Ministro “ci sono anche fenomeni di false doppie prime case ma bisogna assolutamente evitare di colpire famiglie che ad esempio legittimamente lavorano in posti diversi”. Quella delle seconde case è una questione che interessa molto da vicino anche il territorio sorrentino ed in investe in particolar modo l’articolato e spesso poco controllato turismo extralberghiero. Determinate modifiche potrebbero pertanto rappresentare un primo tassello di un più ampio progetto di verifica in tale settore. Anche se affittare la propria seconda casa spesse volte significa anche farla rivivere. I proventi ricavati infatti, possono infatti essere utilizzati per affrontare le spese di gestione della proprietà, per eventuali lavori di ristrutturazione e talvolta pagare le spese di un mutuo. – 09 dicembre 2019 – salvatorecaccaviello