Napoli, Torreira e Amrabat in regia Per la difesa Kumbulla e Rrahmani
Con l’Uruguay Torreira è un nazionale dell’Uruguay: ha esordito con la maglia della Celeste il 23 marzo del 2018, nella partita amichevole giocata contro la Repubblica Ceca alposto di Vecino. In totale 23 presenze senza reti
Con l’Arsenal Lucas Torreira ha disputato 71 partite con la maglia dell’Arsenal: 48 in Premier League, 6 fra FA Cup e coppa d’Inghilterra e 17 in Europa League, con una finale persa a Baku contro il Chelsea
Da gennaio a giugno, e vi sembrerà strano, è un soffio. E anche da Torreira ad Amrabat, da Kumbulla a Rrahmani ci vuole poco, molto meno di quanto si possa sospettare. Il mercato comincia adesso, tra un po’, e non finirà mai: si procederà nella penombra, come al solito, si provvederà a dare un senso a chiacchierate che sono in vita da settimane e che avranno bisogno di essere definite. Ma la prima mossa, quella necessaria e anche indispensabile, riguarda il regista, un’entità concreta dinnanzi alla difesa e in organico, un uomo che «allunghi» il centrocampo con la sua presenza, non un numero ma un ruolo ampio come quello che saprebbe garantire Luca Torreira (24 a febbraio), da avvicinare immediatamente dopo le vacanze. Si apre il 2 gennaio, però Giuntoli sta cercando di capire se l’Arsenal è disponibile a dialogare per un prestito, l’opzione più praticabile e anche più vantaggiosa per il Napoli, ma anche per gli inglesi, che qualche domanda se la porrà dinnanzi all’offerta. Ma siamo all’approccio e quel che emergerà non si può prevedere: però Torreira in Italia ci tornerebbe, ne avrebbe voglia, non è soddisfatto di questa sua esperienza Oltremanica ed ha il desiderio di avvertire l’allegria.
LA’ DAVANTI. Gattuso è stato esplicito e De Laurentiis pure: la prima mossa, non si scappa, verrà concentrata nel cuore della metà campo, perché è lì che adesso, secondo il calcio alla «Ringhio», ci sarà bisogno di una figura che catalizzi intorno a sé le idee e poi le sviluppi. Torreira resta in cima ai pensieri, gli altri sono alle spalle: si comincia da Lobotka, ovviamente, mai cancellato dalla memoria, Berge del Genk (che però viene considerato troppo giovane rispetto agli altri e con un rischio d’ambientamento da sfidare) e, fosse possibile (ma già sembra impossibile per la quotazione sussurrata qua e là), ci sarebbe Soumaré. Ma Torreira in questo momento è l’individuo per garantire ritmo ed anche geometria e per il palleggio e i centimetri, poi, ci pensino gli altri.
L’ARENA. Il Napoli s’è lanciato su Verona ed ha intenzione di restare, finché si potrà: Amrabat (23) appartiene ai profili con prospettiva, è mediano ma volendo anche mezzala, ha dinamismo ed anche un’età che invoglia ad investire. Giuntoli ne ha discusso con Tony D’Amico ma non si è fermato a parlare del marocchino con cittadinanza olandese. Se ne parlerà, è ovvio, a giugno (Bruges e Verona nello stasessa stagione, di più non si può). Anche in difesa, nella prossima estate, bisognerà inventarsi qualcosa: Kumbulla (20 a febbraio) è una garanzia ma anche una forza della natura sulla quale puntare, come, per esempio, Rrhamani (che a febbraio ne compirà ventisei), che là dietro sa fare varie cose, il centrale ma anche l’esterno. Le trattative nascono e non si sa poi dove vadano a finire: però questa mira lontano, avrò bisogno di tempi fisiologici e poi comunque del responso del campo, che potrà confermare o smentire certe sensazioni. Ma si comincia sempre così.
fonte:corrieredellosport