Palazzo Fondi – L’entusiasmante storia di Dalì, l’Agente 007 e un mazzo di tarocchi
Nel 1973 Salvator Dalì fu avvicinato da Albert Broccoli, facoltoso produttore del film “Vivi e lascia morire” (Live and Let Die) che avrebbe sancito anche la sostituzione dell’attore Sean Connery con Roger Moore per la parte del famoso Agente 007, personaggio parto della fantasia dell’insuperabile Ian Fleming. Salvator Dalì avrebbe dovuto realizzare un mazzo di tarocchi; alcune scene del film infatti ne prevedevano l’uso da parte della cartomante Miss Solitaire, personaggio interpretato da Jane Seymour, che dal mazzo di carte avrebbe dovuto pescare una carta in particolare: quella degli “Amanti”. Il genio di Figueres della proposta fu subito entusiasta, e si mese alacremente all’opera; a dire il vero nel 1966 si era già cimentato nella creazione di mazzi di carte da gioco, ma i tarocchi per lui rappresentavano la possibilità di realizzare in miniatura tutto quello che normalmente faceva in pittura: ogni carta, ogni onore, ogni arcano avevano racchiusi in sé un denso portato di significati e allusioni che sarebbero stati esaltati dalla sua prorompente fantasia e sensibilità artistica. Purtroppo contrasti accesi tra Broccoli e Dalì fecero naufragare il progetto, e la realizzazione delle carte dei tarocchi per le scene del film fu affidata ad un’altro artista lo scozzese Fergus Hall, che sostazialmente conquistò un po’ di notorietà internazionale solo in quest’occasione prima di tornare all’insegnamento. Salvator Dalì invece, nonostante il mancato accordo con Albert Broccoli, non rinunciò a realizzare i suoi di tarocchi, che oggi rappresentano un altro dei suoi grandi capolavori per qualità pittorica, simbolica e filosofica. Agli appassionati del pittore catalano segnalo l’uscita nelle librerie di una nuova edizione della guida ai tarocchi di Dalì con tanto di 78 carte in allegato ad opera dell’editore Taschen, invece anticipazioni su contenuti e curiosità potrete scoprirli leggendo l’articolo “Farsi fare le carte da Dalì” di Stefano Salis su “Domenica” de “Il Sole 24 Ore” ediz. del 29 dicembre 2019. A me fa piacere aggiungere che alla fine Dalì l’Agente 007 nei suoi arcani lo cita, la carta infatti è l‘arcano n°4, l’Imperatore, raffigurato naturalmente con le sembianze di Sean Connery (una ripicca contro Broccoli e Roger Moore?, certamente a Dalì non mancava quella che noi a Napoli chiamiamo “cazzimma”). Gli amanti non vi rivelerò come scelse di rappresentarli, ma vi dirò che a Napoli a Palazzo Fondi c’è una bella mostra dal titolo “Branding Dalí. La costruzione di un mito” (fino al 02 Febbraio 2020) in una delle sale, sono esposti tutti i tarocchi, potrete ammirarli e studiarli a vostro piacimento, si dice che portino anche fortuna, al pittore catalano ne hanno portata tanta in termini economici e di conquiste amorose, da qualche parte tra le carte c’è Gala, poi Amanda Lear…
di Luigi De Rosa
– “Branding Dalì – La costruzione di un Mito a Napoli
Dal 25 Ottobre 2019 al 02 Febbraio 2020
Luogo: Palazzo Fondi
Indirizzo: Via Medina 24
Orari: Mar – Dom e festivi 10 – 20 / La biglietteria chiude alle 19 | 25 Dic chiuso | 1° Gen 15 – 20
Curatori: Alice Devecchi
Enti promotori: Con il patrocinio di Comune di Napoli
Costo del biglietto: Intero 11 e | Open e Fast Lane 13 € | Ridotto 9 € | Over 65 e ragazzi 11-15 anni 8 € | Gruppi (min 15 max 25 pax) 6 €
| Universitari il mercoledì, scuole (min 15 max 25 pax) 5 €
Telefono per informazioni: +39 081 1809 8931
E-Mail info: info@brandingdali.com
Sito ufficiale: http://www.brandingdali.com