Piano di Sorrento – Concerto di fine anno ricordando i nostri fratelli scomparsi
29 dicembre 1981, ore 17:55 la nave “Marina d’Equa” s’inabissa nelle acque del Golfo di Guascogna, il mare stende il suo sudario gelido su trenta marittimi della Penisola sorrentina. Ieri sera 29 dicembre 2019, il Sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino, prima di dare inizio al Concerto di fine anno nella Basilica di San Michele, ha voluto ricordare questi nostri fratelli che non ci sono più. Sono quasi quaranta gli anni trascorsi da quella tragedia, ricordo dalle cronache dell’epoca, il drammatico racconto del capitano Dieter Hohle, comandante della nave tedesca “Theodore Fontane“, che rispose all’SOS, che non riuscì a fare altro che a guardare impotente le ultime luci sulla plancia sparire nel blu profondo. Questo Natale, in alto sul pulpito, don Pasquale Irolla, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo, ha fatto sistemare il pastore con la lanterna. Una lauda del XIV secolo ci ricorda il suo nome Gelindo, e sostiene rappresenti colui che illumina la strada per la grotta a Maria e Giuseppe. Luci che si spengono per sempre, luci che illuminano il cammino nei momenti bui della vita. “La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera. // E come potrebbe essere altrimenti? // La coppa in cui versate il vostro vino non è la stessa coppa cotta nel forno del vasaio? E il liuto che addolcisce il vostro spirito non è lo stesso legno intagliato dal coltello? Quando siete felici, se scruterete il vostro cuore, troverete che è ciò che vi ha fatto soffrire a darvi ora la gioia, E quando siete afflitti, guardate ancora nel cuore, e scoprirete che state piangendo solo per ciò che vi ha reso felici”. Khalil Gibran. La lanterna del pastore ieri sera ha illuminato i visi gioiosi dei tanti musicisti dell’Orchestra Sinfonica di Salerno “Claudio Abbado” sistemati sotto il pulpito al centro della chiesa. Gli orchestrali hanno riempito con le loro note melodiose i vuoti delle navate e forse mitigato la mestizia che sempre caratterizza il 29 dicembre dalle nostre parti. I capolavori di Strauss e Tchaikovsky hanno, grazie alla bravura di questi giovani musicisti, ancora una volta incantato. Il Maestro Ivan Antonio li ha diretti con il talento che gli ha riconosciuto anche un pubblico ben più esigente come quello del Gärten der Welt di Berlino. Il concerto ha raggiunto l’apice con le performance del soprano Anna Corvino e del tenore Achille del Giudice. Dopo una bellissima interpretazione de “Il Bacio” di Luigi Arditi (Anna Corvino) e un possente “Granada” di Augustin Lara (Achille del Giudice) il finale del concerto ha visto ancora una volta protagonisti Violetta (Anna Corvino) e Alfredo (Achille del Giudice) in un “Libiamo nei lieti calici” che è l’inno alla gioia di noi italiani. “Alcuni di voi dicono, “La gioia è più grande del dolore” e altri affermano, “No, il dolore è più grande”. Ma io dico a voi che sono inseparabili. Essi giungono insieme, e quando l’una siede a tavola con voi, ricordate che l’altro dorme nel vostro letto. In realtà, oscillate tra il dolore e la gioia come i piatti d’una bilancia. Solo se vuoti, state fermi e in equilibrio. E quando il tesoriere vi alzerà per pesare il suo oro e il suo argento, allora la gioia o il dolore dovranno per forza sollevarsi o cadere”. Gibran Khalil, da “Breviario per laici”. Il 29 dicembre è stato, è, e rimarrà per sempre un giorno particolare per noi abitanti della penisola sorrentina. Un giorno dove il Tesoriere di Gibran troverà equamente distribuiti sui piatti della sua bilancia l’oro e l’argento, la gioia e il dolore. Si chiude un’altra pagina importante del Progetto “Cultura delle origini e luoghi di culto” del Comune di Piano di Sorrento, un ringraziamento doveroso va al parroco don Pasquale Irolla, al Sindaco Vincenzo Iaccarino, all’assessore Carmela Cilento, al dirigente al settore cultura Giacomo Giuliano e al direttore artistico dei concerti organizzati nelle chiese di Piano, Paolo Scibilia.
di Luigi De Rosa