Ravello – Villa Rufolo. Fissata l’udienza per la causa di Secondo Amalfitano

È fissata per il 23 gennaio presso il Tribunale ordinario di Salerno l’udienza per la causa di lavoro intentata dal dr. Secondo Amalfitano contro il suo licenziamento, ritenuto pretestuoso e ritorsivo. Sottolineati ancora più in dettaglio i motivi di difesa che, se accertati dal magistrato, potrebbero assumere anche la connotazione di motivi di accusa. Come abbiamo più volte sostenuto e come è emerso anche nei diversi momenti di dibattito pubblico, l’azione posta in essere dal Commissario Felicori che dirige anche AGO Modena e che dalla sola Fondazione Ravello percepisce circa 100.000 euro all’anno come deciso da De Luca ma con i soldi della Fondazione (praticamente con i soldi di Villa Rufolo), è un’azione che non trova riscontro nei motivi addotti.
Non è certo un bel segnale che la politica lancia al territorio della Costiera Amalfitana, non è bello perché mette all’angolo la meritocrazia e fa prevalere le logiche di appartenenza partitica quasi come se si trattasse di vera e propria affiliazione. Non una sola parola in tutta la vicenda sui risultati conseguiti da Amalfitano nella gestione di Villa Rufolo, niente di niente. Sembra quasi voler dire: quello che fai non interessa a nessuno, puoi anche stare a Ravello un giorno a settimana, puoi anche fare sfracelli non fa niente, basta che sei fedele e dei nostri.
Il territorio ha subito parecchi affronti ultimamente con dichiarazioni offensive e atteggiamenti di prevaricazione, anche i comuni della Costiera non sono stati risparmiati in specie Positano che Felicori ha definito “un dintorno di Ravello”.
Aspettiamo anche questo appuntamento e le preannunciate mosse del Comune di Ravello che sono sostenute dalla quasi totalità degli operatori di Ravello e della gente comune che si sente quasi “sotto invasione”.