Ricavi europei da record per De Laurentiis

28 dicembre 2019 | 08:49
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Ricavi europei da record per  De Laurentiis
Ricavi europei da record per  De Laurentiis
Ricavi europei da record per  De Laurentiis
Ricavi europei da record per  De Laurentiis

Dries Mertens, 32 anni, 6 presenze e 5 gol in Champions
Battere il Barcellona e qualificarsi ai quarti di finale non sarebbe soltanto un grande risultato sportivo, prestigio e orgoglio, ma anche un affare. Un affare da 10,5 milioni di euro. Olé. Niente male, vero? Affatto. A onor del vero, però, l’edizione 2019-2020 della Champions è già stata decisamente produttiva per il Napoli: il cammino della squadra che fu di Ancelotti, e che ora Gattuso ha ereditato agli ottavi, ha fruttato per il momento 65,68 milioni di euro complessivamente. Un tesoro, diciamo così, che il club di De Laurentiis ha messo insieme in virtù di tutti i bonus che partono dalla quota-partecipazione alla fase a gruppi e arrivano fino al market pool (cioè i contributi relativi ai mercati televisivi). Valutazione finale? Con Carletto in panchina, al di là dell’epilogo dell’avventura e di ogni considerazione di sorta, la qualificazione alla fine del campionato precedente e il cammino attuale nella manifestazione hanno creato ricavi importanti da investire immediatamente anche in acquisti. In giocatori: e ciò significa che la missione di Gattuso, con il Napoli lontano 11 punti dall’ultimo posto utile per la prossima Champions, è davvero molto delicata soprattutto in chiave futura.
AUTOFINANZIAMENTO. E allora, conti alla mano. Calcoli, milioni, guadagni sicuri e anche potenziali. La Champions, per un club che come il Napoli non ha alle spalle petrodollari o multinazionali orientali o mediorientali, è una manna. E’ ossigeno per l’uomo solo, per l’imprenditore unico al comando di nome Adl: va da sé che può serenamente considerarsi una sorta di autofinanziamento necessario per scrivere con ambizione programmi e progetti futuri ma anche presenti. A cominciare dal mercato di gennaio: cioè gli acquisti, gli uomini che serviranno a garantire una svolta tecnico-tattica, e magari anche ambientale, che allo stato attuale non è soltanto fondamentale in quanto tale, ma anche in vista dell’impresa, della scommessa europea che Gattuso ha raccolto dopo l’esonero di Ancelotti.

RICAVI RECORD. Non è facile, per carità, ma il ritorno alla vittoria con il Sassuolo prima della sosta natalizia, un successo che ha scacciato via ombre lunghe e larghe otto giornate di astinenza, in qualche modo potrebbe aver invertito la tendenza. E via di corsa: sperando in un nuovo tesoretto. Tesoro, oro zecchino: perché la vita da Champions è da veri campioni del business. In cifre: 65,68, dicevamo, i milioni di euro ricavati finora dal Napoli tra il contributo relativo alla partecipazione alla fase a gruppi (15,3 milioni); i risultati (10,8 milioni tra vittorie e pareggi, più 800mila euro di bonus redistribuito); qualificazione agli ottavi (9,5 milioni); ranking storico (15,5 milioni); market pool minimo garantito per la prima parte della competizione (10,5 milioni; dato variabile nella seconda parte a seconda delle partite disputate, con ulteriore incremento determinato dall’eliminazione dell’Inter); incassi San Paolo (3,28 milioni). Arrivare fino in fondo porterebbe a sfondare il tetto dei 100 milioni, ma già ora si tratta del record del club azzurro. Da ritoccare immediatamente, sin dall’andata degli ottavi con il Barça, in programma martedì 25 febbraio 2020: con i ricavi televisivi e un super incasso annunciato allo stadio.

fonte:corrieredellosport