Slalom Sorrento – Sant’Agata, sport ed agonismo tra inutili e pericolose esibizioni.

18 dicembre 2019 | 20:01
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Slalom Sorrento – Sant’Agata, sport ed agonismo tra inutili e pericolose esibizioni.

Nonostante due rinvii e la limitata partecipazione, il percorso del Nastro Verde si è confermato essere oltre che tecnico molto selettivo e divertente favorendo pertanto la solita buona partecipazione di pubblico. Nel raccogliere commenti ed opinioni del dopo gara,purtroppo in maniera palese, si è evidenziato che ancora una volta a rovinare una bella giornata di sport, nella totale inerzia dell’Organizzazione, con strada chiusa per Ordinanza della Prefettura, il solito festival della stupidità con l’invasione del percorso di moto, scooter ed altri mezzi di locomozione. I cui “piloti” tra una manche e l’altra , hanno dato sfogo a tutta la loro sconsideratezza. Caratterizzando in negativo una bella giornata di sport che oltretutto continua ad essere ignorata dalle Forze dell’Ordine preposte e che di questo passo non assicura un futuro certo all’evento.

Sorrento –  Dopo due rinvii, a causa delle avverse condizioni meteorologiche,  si è disputato domenica scorsa, lo slalom automobilistico Sorrento-Sant’Agata. La gara, organizzata da Rombo Team di Napoli e tra l’altro patrocinata dai Comuni di Sorrento e Massalubrense, e dall’ ACI Napoli, ha visto trionfare il pluricampione d’Italia della specialità ed idolo di casa, Luigi Vinaccia con la sua fidata Osella Pa9/90 motorizzata Honda, seguito dal sempre più sempreverde Cataldo Esposito e da Antonino Lucibello entrambi con la Radical Sr4-Suzuki. Giunta quest’anno alla sua 15^ edizione, sebbene con una non nutrita partecipazione di concorrenti rispetto alle passate edizioni (molto sentita la mancanza dell’altro idolo di casa ed pluricampione italiano, Salvatore Venanzio), l’evento dal punto di vista puramente sportivo è stato molto avvincente assicurando spettacolo e divertimento al pubblico presente lungo i tornanti dell’impegnativo percorso di gara che dal bivio di Priora, con undici chicane per rallentare la velocità,  porta al bivio di Sant’Agata sui due Golfi. Un tracciato di tre chilometri che per l’occasione, come prevede il Codice della Strada e con Ordinanza della Prefettura di Napoli, è rimasto chiuso al traffico veicolare dalle 09.00 alle 15,00 del pomeriggio. Una manifestazione che per quanto riguarda i piloti, lo spettacolo e l’agonismo sportivo offerto, senza ombra di dubbio, potremmo dire ancora una volta riuscita. La stessa cosa, con grande rammarico, non si può certamente dire, da quanto rilevato da commenti ed opinioni espresse nel post gara dal pubblico presente e dai cittadini residenti lungo il percorso (che nonostante i disagi supportano tale evento), per quanto riguarda l’Organizzazione ed il rispetto dell’Ordinanza Prefettizia. Pertanto nel raccontare quotidianamente il nostro territorio non possiamo fare ameno di evidenziare tali stati d’animo. Tuttavia facendo un’analisi della giornata non si può non premettere che visto i due precedenti rinvii,  una parola a favore dell’ Organizzazione va spesa. In quanto si è dovuto sobbarcare un super lavoro, dato che le verifiche tecniche  sono state  effettuate la mattina della gara e quindi il prosieguo di tutte quelle attività inerenti la sicurezza del percorso sono state alquanto affrettate. Mentre molto ci sarebbe da dire per quanto riguarda il rispetto dell’Ordinanza Prefettizia circa la chiusura e  la sicurezza del percorso. Compito che oltre alla Organizzazione dovrebbe coinvolgere le Forzedell’Ordine presenti sul territorio. La cui presenza, se si tolgono alcune sparute comparse ad inizio gara, durante gli intervalli delle tre manche, non sono state affatto rilevate.

Tra i tanti episodi critici da rilevare, è sembrato del tutto inconcepibile che a pochi istanti dallo start della gara non sia stata rilevata , soprattutto da chi preposto, la presenza di una vettura, probabilmente guasta, ferma da giorni lungo il tacciato di gara (che si ricorda essere un tratto della Strada Statale SS 145). Soltanto la disponibilità di un privato, che ha concesso che l’auto in questione fosse parcheggiata all’interno della sua proprietà, ha consentito poi l’inizio della gara. Oltremodo inspiegabile che a strada chiusa si siano verificati una serie di episodi che definire da sconsiderati sarebbe un eufemismo. Come è noto l’Ordinanza di sospensione temporanea della circolazione viene rilasciata, ai sensi dell’Art.9, comma 7 bis del Codice della Strada,dal Prefetto se la competizione si svolge in più comuni (come nel caso della Sorrento-Sant’Agata) oppure anche lungo un solo comune se l’evento si svolge anche al di fuori del centro abitato. Durante al manifestazione, quindi a strada chiusa al traffico ordinario, è previsto soltanto il transito  di veicoli impegnati in urgenti servizi di soccorso, nel caso si verifichi un incidente o si creino situazioni di pericolo per i piloti o per il pubblico. Nell’ eventualità il passaggio dei residenti e degli utenti che avessero necessità di recarsi nelle zone interessate dalla gara dovrebbe avvenire  nelle massime condizioni di sicurezza e previa autorizzazione delle Forze dell’Ordine oppure dei Commissari di Percorso. Durante tutta la manifestazione gli Ufficiali ed Agenti della ForzaPubblica  sono incaricati di vigilare  sull’ Osservanza dell’Ordinanza  con un servizio di Ordine Pubblico svolto in conformità alle disposizioni impartite dalla Questura.

Ebbene , nonostante tali severe disposizioni, anche stavolta, forse in maniera più consistente delle passate edizioni, il pubblico presente sia prima dell’inizio che durante la gara, tra una manche e l’altra, ha potuto assistere, a quello che senza ombra di dubbio potremmo definire il solito “festival dell’incoscienza”. Oltre al transito di vetture che noncuranti della suddetta Ordinanza percorrevano normalmente il tracciato di gara, il clou dell’imperizia e della stupidità si è verificato, con la solita invasione del percorso di gara da parte di innumerevoli scalmanati che a bordo di moto e scooter  di ogni genere, con evidenti modifiche che vanno oltre il regolamento, hanno messo per varie volte in evidenza tutta la loro imperizia e  stupidità mettendo in tal modo in forse il prosieguo della gara. Percorrendo continuamente in lungo ed in largo il tracciato di gara, esibendosi in pericolosi funambolismi  di ogni tipo che superando abbondantemente la deficienza, avrebbero potuto essere causa di qualche malaugurato incidente. Episodi , che con lo sport automobilistico e le norme che regolano tale disciplina non hanno niente a che vedere, a cui i residenti ed appassionati , nonché in modo evidente la stessa Organizzazione di gara, nella totale inerzia o meglio assoluta assenza delle Forze dell’Ordine preposte al rispetto dell’Ordinanza Prefettizia, ancora una volta sono stati costretti a subire. Quasi come se la gara in sè stessa fosse un corollario alle loro scalmanate esibizioni. Di fronte ad una tale immutata situazione visto la frequenza e la facilità con la quale tale sfoggio di deficienza si verifica, è chiaro che il servizio di sicurezza e controllo del tracciato ancora una volta ha fatto acqua da tutte le parti. Pertanto sarebbe quanto meno opportuno che in futuro chi organizza determinati eventi, che senza ombra di dubbio sono graditi al territorio, ci si assicuri una concreta ed efficiente collaborazione delle Forze dell’Ordine dall’inizio al termine della manifestazione. In caso contrario, con il susseguirsi di tali episodi, quella che a tutti gli effetti viene identificata come ormai una attesa e piacevole festa dello sport motoristico in Costiera, potrebbe essere senz’altro messa in dubbio in futuro. Sotto tale aspetto interventi appropriati, oltre che da parte dell’Organizzazione, potrebbero venire dagli stessi piloti e campioni locali. Invitando,oltre al rispetto del percorso e delle proprietà private limitrofe, ad attenersi da determinatiti atteggiamenti ed a collaborare con le Forze dell’Ordine che si spera più numerose ed in modo costante presenti. Dimostrando in tal modo di essere fuoriclasse oltre che tra le chicane, anche in merito a saggezza e buon senso e che determinate manifestazioni siano sempre un successo, oltre che sportivo, soprattutto di civiltà.- 18 dicembre 2019 – salvatorecaccaviello.