Spettacolo granata, show totale della Salernitana! Poker al Pordenone, super Kiyine illumina l’Arechi
TABELLINO-SALERNITANA-PORDENONE 4-0
SALERNITANA (3-5-2): Micai; Karo, Billong, Jaroszynski; Lombardi (24’ st Lopez), Akpa Akpro (28’ st Di Tacchio), Dziczek, Kiyine, Cicerelli; Gondo, Djuric (36’ st Jallow);. A disp: Vannucchi, Odjer, Firenze, Kalombo, Maistro, Heurtaux. All. Luigi Genovese (Gian Piero Ventura squalificato)
PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Vogliacco, Camporese, Barison, Zanon; Mazzocco (17’ st Monachello), Burrai (20’ st Pobega), Misuraca; Gavazzi; Strizzolo (1’ st Ciurria), Candellone. A disp: Bindi, Stefani, Chiaretti, Semenzato, Bassoli, Almici, Zammarini. All. Tesser
Arbitro: Federico Dionisi di L’Aquila (Mastrodonato/Lanotte). IV uomo: Lorenzo Illuzzi di Molfetta
NOTE. Marcatori: 3’ pt e 16’ st Djuric (S), 19’ st e 44′ st Kiyine (S); Ammoniti: Lombardi (S), Vogliacco, Burrai, Candellone (P); Angoli: 3-5; Recupero: 3’ pt – 0′ st; Spettatori: 7087.
Sarà l’aria di Natale, oppure la tranquillità ritrovata dopo le ultime due belle prestazioni. Sarà che l’Arechi è tornato a coprire un po’ di vuoti, oppure che il Pordenone è venuto a Salerno in gita. Fatto sta che la Salernitana si riscopre squadra vera nel giorno di Santo Stefano e regala a tutti i tifosi una prestazione di cuore, intensità, ritmo. Ma soprattutto offre spettacolo e gol. I granata si divertono nel Boxing Day e distruggono il Pordenone, a Via Allende finisce 4-0: cavalluccio perfetto, dall’inizio alla fine di una partita stradominata. Djuric fa doppietta e dimentica Empoli, Kiyine corona una prestazione da sogno con due eurogol uno più bello dell’altro. In mezzo tantissime occasioni, gioco pulito e veloce, colpi di tacco e applausi dai 7mila spettatori presenti. Tutto perfetto, almeno per un pomeriggio. Sotto l’albero Ventura ha ritrovato la Salernitana che sognava a inizio stagione.
LA CRONACA. Che sia un giorno di festa lo si capisce subito, dopo appena tre minuti. Azione che viaggia veloce da sinistra a destra, come piace a Ventura: strappo di Cicerelli e palla a Lombardi, da quinto a quinto. L’esterno granata poi pennella il solito cross teso e preciso per la testa di Djuric che si rifà subito dell’errore di Empoli e fa iniziare a ballare la Curva Sud. Si apre e si chiude in 180 secondi la partita perché la Salernitana prende in mano il centrocampo e inizia a prendere a pallonate il malcapitato Pordenone in evidente giornata no.
Ventura in tribuna detta la formazione a Genovese ma soprattutto a Lombardo, in panchina a guidare la partita perfetta del cavalluccio. Cicerelli dimostra di meritare una maglia da titolare, ma oggi dal centrocampo in su la Salernitana è impeccabile. Dziczek fa una regia pulita ma soprattutto muove la palla velocemente, permettendo a Kiyine di trovare spazio e a Lombardi, solita freccia, di scappare e far impazzire Zanon che non lo prende mai. Gondo fa tanto movimento in attacco e anche Djuric ritrova feeling con il pallone dimostrando intelligenza nello smistare, di qua e di là, i tantissimi palloni che gli arrivano. Tanti tocchi perché il possesso ce l’ha solo la Salernitana che nel primo tempo fa solo un gol ma ne potrebbe fare benissimo cinque. Anche perché quando la partita è sotto il controllo di Kiyine si viaggia ad alta velocità. Il marocchino è nella miglior giornata del suo campionato e così anche la Salernitana: tu chiamala, se vuoi, coincidenza.
I granata riescono a entrare con tantissimi uomini in area di rigore friulana, il Pordenone non riesce mai ad arginare. La squadra di Tesser cambia molto rispetto alle ultime uscite e il turnover pesante si fa sentire. Resta il modulo (4-3-1-2), ma non gli interpreti. A sinistra c’è Zanon terzino, disorientato, mentre a centrocampo con Burrai giocano Mazzocco e Misuraca, mai in partita. L’unico a provarci è Gavazzi che si mette alle spalle delle punte, Candellone e Strizzolo, mai coinvolte. Pomeriggio da incubo per i ramarri.
E allora la Salernitana si diverte, nel primo tempo manca solo incisività sotto porta. Ci prova Akpa due volte (la prima occasion, al 17’, andava concretizzata) poi lo stesso Kiyine dal limite fa le prove generali del gol che arriverà solo nel secondo tempo. Djuric invece si butta su tutti i palloni e li riesce anche a controllare senza affanno. Show totale, l’Arechi apprezza e all’intervallo applaude la squadra: non accadeva da tantissimo. La ripresa si apre senza modifiche, né sul piano tattico né tantomeno su quello dell’intensità. Dopo qualche minuto di assestamento (senza però rischiare nulla), la Salernitana riprende a correre e questa volta anche a fare gol. Tra colpi di tacco e veli sulla fascia sinistra Cicerelli e Kiyine fanno davvero quello che vogliono e nel giro di tre minuti chiudono la partita. Il raddoppio lo fa però Djuric, capitano di giornata premiato con la doppietta personale: è il 16’ quando Cicerelli, all’ennesimo strappo, serve il bosniaco che dal limite pesca l’angolino con un destro forte e preciso. Un gol non da Djuric. Poi Kiyine decide di ergersi a protagonista assoluto e al 19’ fa tutto da solo: prende palla, fa trenta metri di campo, converge sul destro e trova l’incrocio. Un gol da Kiyine. Incontentabile, il player granata finalmente di nuovo top fa cadere giù l’Arechi al 44′ con una magia: rete simile alla prima, ma ancora più bella per l’effetto con cui il pallone va a baciare l’incrocio. Festa totale all’ultima del 2019 casalinga, la Salernitana torna a divertire ma soprattutto a divertirsi. E la classifica inizia anche ad aggiustarsi…