Un “Natale per Caso” a Piano di Sorrento
Piano di Sorrento (NA) Ieri sera presso la Basilica della SS Trinità si è tenuto il concerto dei “Neri per Caso” uno degli appuntamenti più attesi della programmazione delle festività natalizie del Comune di Piano di Sorrento nell’ambito del progetto “Cultura delle origini e luoghi di culto“. Dopo l’interessantissimo incontro con lo scrittore Erri De Luca tenutosi al Teatro delle Rose la settimana scorsa un nuovo grande evento. Location della performance dei “Neri Per Caso” è stata la splendida chiesa cinquecentesca di uno dei borghi più antichi della penisola sorrentina la Basilica della SS Trinità, che può vantare nelle sue cappelle opere di Giuseppe Mancinelli, Paolo De Matteis e la bolognese Lavinia Fontana solo per citarne alcuni. Ad accogliere gli artisti sono stati, come da consuetudine, il Sindaco Vincenzo Iaccarino, l’assessore Carmela Cilento e il funzionario alla cultura dottor Giacomo Giuliano. Gli amministratori nel loro discorso introduttivo hanno posto l’accento sulla storia antica di questa frazione che la vede protagonista di ritrovamenti archeologici risalenti alla Cultura del Gaudo sviluppatasi nel sud Italia tra la fine del IV e la prima metà del III millennio a.C., i cui reperti, ritrovati durante campagne di scavo a guida dell’archeologa Tommasina Budetta, sono oggi esposti nel Museo “Georges Vallet” di Villa Fondi. Ciò che ci fa piacere sottolineare di questo Natale 2019 è la scelta del Comune di spostarsi dal centro della città alle sue periferie toccando e coinvolgendo con gli eventi natalizi l’intero territorio “carottese”, perché è questo un “Comune” non un semplice ente ma una “Comunità”, questo non lo dico io che sono nessuno ma lo scriveva già Don Luigi Sturzo nel 1951, in un’epoca di grande smarrimento, di grandi “rumori”, di grandi e giustificate paure, di assenza di pensiero è il senso della Comunità che devono coltivare amministratori e politici. I”Neri per Caso” sono prima di tutto un gruppo musicale di grande spessore umano e professionale non a caso Mario Crescenzo, portavoce del gruppo, ha esordito citando Sant’Agostino “chi canta prega due volte”. Nella Basilica della SS Trinità la formazione musicale salernitana si è cimentata in gospel, nei rituali carols, per poi esaltare la loro ormai collaudata tecnica a cappella con brani pop della tradizione musicale anglofona di star del calibro di Lennon, degli Wham e soprattutto dei Beatles ai quali quest’anno hanno dedicato la loro ultima fatica discografica “We love the Beatles”. Resterà di questa serata la gioia di una Comunità accogliente, di un giovane parroco don Antonio Parlato che si è dimostrato anche un valido cantante, oltre che un degno successore di don Marino De Rosa. Un grazie a Ciro, Gonzalo e Mimì Caravano, a Massimo de Divitiis e Daniele Blaquier che con Mario Crescenzo hanno divertito e incantato: Si puo’ amare da morire / Ma morire d’amore no! Sì, concordo con Sant’Agostino quando canti preghi due volte… e non abbiate paura di stonare.
di Luigi De Rosa