Il 24 Gennaio si festeggia la “Giornata Mondiale dell’Educazione”
Il 24 gennaio 2020 si celebra la seconda edizione della Giornata Mondiale dell’Educazione proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per onorare l’educazione e la sua centralità per il benessere umano e lo sviluppo sostenibile.
Essa è stata istituita per richiamare i Paesi membri ad un maggiore impegno per la realizzazione dell’obiettivo n. 4 dell’Agenda 2030 che è quello di “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”.
La Giornata Mondiale dell’Educazione è un’occasione importante per sottolineare il ruolo chiave dell’educazione nel dare alle persone le capacità, i valori, le conoscenze per costruire il loro futuro nonché promuovere la coesione sociale ed i valori come la democrazia, l’uguaglianza e lo stato di diritto.
Uno dei principi fondamentali, il più importante, è che l’educazione è un diritto umano per tutti perché offre beneficio a ciascun individuo e rafforza il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
L’educazione è altresì un bene pubblico e una responsabilità pubblica, ed è la forza più potente nelle nostre mani per garantire miglioramenti significativi nella salute, per stimolare la crescita economica, per sbloccare il potenziale e l’innovazione di cui abbiamo bisogno per costruire società più resilienti e sostenibili.
La Farnesina si unisce alle celebrazioni in occasione della seconda Giornata Internazionale dell’Educazione, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’Italia considera l’istruzione un diritto umano e fattore di sviluppo fondamentale, che rappresenta un elemento irrinunciabile e prioritario per permettere ad ognuno di sviluppare pienamente il proprio potenziale umano, sociale, economico e culturale, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.4 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nonostante i considerevoli progressi registrati nell’ultimo decennio, si stima che ancora 262 milioni di bambini non abbiano accesso alle scuole, in particolare in Africa Sub-Sahariana, e che più di 600 milioni di bambini e adolescenti non raggiungano i livelli di apprendimento minimo nelle scuole primarie e secondarie. Anche alla luce di questi dati, l’Italia resta in prima linea per facilitare l’ingresso di bambine e bambine nelle scuole ed assicurarne l’apprendimento inclusivo e di qualità, a partire dalle popolazioni e gruppi sociali più vulnerabili.
IN ITALIA – La Farnesina è pienamente impegnata in tal senso attraverso le attività della Cooperazione in numerose aree del mondo, in particolare in Africa Sub-Sahariana e Medio Oriente, in raccordo con le Agenzie ONU e le Organizzazioni della Società Civile. Tra le priorità portate avanti dall’Italia: l’istruzione inclusiva, a partire dall’istruzione di bambine e ragazze, l’accesso a servizi di qualità per i disabili, e la continuità degli studi anche in situazioni di conflitto ed emergenza umanitaria, in linea con quanto previsto dalla Dichiarazione “Scuole Sicure” del 2015, a cui l’Italia ha aderito dal primo momento. Di particolare rilievo sono gli interventi realizzati con l’UNICEF, come il programma per “Un’educazione di Qualità” in Tunisia e gli interventi umanitari nel quadro dell’iniziativa “No Lost Generation”, in particolare nella risposta alla crisi siriana. Di grande impatto anche i programmi di sostegno nutrizionale gestiti dal PAM, come il “Programma di Alimentazione nelle scuole”, e il contributo italiano al “Fondo Comune per l’Educazione” in Mozambico, istituito dalla Banca Mondiale. L’Italia è inoltre uno dei Paesi fondatori e tra i principali donatori della Global Partnership for Education (GPE), l’unico partenariato globale dedicato interamente al finanziamento dell’istruzione in più di 70 Paesi in via di sviluppo.
L’Italia inoltre promuove il rispetto del diritto internazionale umanitario e condanna gli attacchi alle scuole ed il reclutamento forzato di minori. Le iniziative umanitarie coniugano interventi di riabilitazione di edifici scolastici, formazione dei docenti, sicurezza alimentare e supporto psicologico ai minori. In occasione della 33ma Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa a dicembre 2019, l’Italia si è formalmente impegnata ad incrementare le proprie iniziative a protezione dei bambini che vivono in zone di conflitto, anche garantendo la continuità del diritto all’educazione.