Corona virus per l’Organizzazione Mondiale della Sanità ora anche il rischio globale è elevato.
– Oggi l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è “elevato”, ammettendo un errore nei suoi precedenti rapporti in cui riferiva che il rischio fosse “moderato”.
L’ultimo rapporto dell’organismo Onu, diffuso domenica sera, ha rilevato un rischio “molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale”. In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni precedenti era stato detto “erroneamente” che il rischio era “moderato”, ha spiegato la portavoce Fadela Chaib. Nei giorni scorsi l’organismo Onu aveva definito “moderato” il rischio a livello globale, oggi ammette il proprio errore e ritara l’emergenza a “molto alta” in Cina e “alta” a livello regionale e sul piano internazionale. Nello stesso rapporto l’Oms spiega che nelle comunicazioni precedenti era stato detto “erroneamente” che il rischio fosse “moderato”.
L’epidemia in Cina, nel frattempo, prosegue inarrestabile: i numeri ufficiali parlano di 81 morti e oltre 2.700 contagiati, ma secondo gli scienziati dell’Università di Hong Kong sarebbero almeno 44mila fino a sabato. Il team di esperti guidato da Gabriel Leung, preside della facoltà di medicina dell’ Hong Kong University, stima il picco dell’epidemia da coronavirus in 5 megacittà cinesi (Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Chongqing) tra fine aprile e inizio maggio. Solo a Chongqing, che ha oltre 30 milioni di abitanti, potrebbero esserci 150.000 nuovi casi al giorno per gli alti volumi di viaggi della popolazione verso Wuhan. Proiezioni forse troppo pessimiste perchè valutano la stretta su Wuhan, ma non altri possibili interventi.
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che si recherà in Cina per incontrare i rappresentanti del governo e gli esperti sanitari locali a sostegno degli sforzi per contenere della diffusione dell’epidemia. Secondo quanto rivelato dallo stesso Tedros Adhanom, in questa occasione la delegazione dell’Oms sarà aggiornata sugli ultimi sviluppi sull’epidemia e consoliderà la partnership con la Cina per contenere ulteriormente la propagazione della malattia.
Adhanom ha aggiunto che l’Oms lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per sostenere il popolo cinese in questo momento difficile, mantenendo stretti contatti con i Paesi coinvolti dall’epidemia. Allo stesso tempo, l’Organizzazione mondiale della sanità sta aggiornando tutti i Paesi membri in merito alla situazione, fornendo indicazioni specifiche su cosa fare per contenere l’epidemia.
L’Oms, ha spiegato il suo direttore generale, ha già attivato varie reti globali di esperti e sviluppato rapidamente le avvertenze necessarie per i Paesi di tutto il mondo, mentre collabora con tutte le parti interessate per attivare adeguati sistemi di risposta alla crisi. I casi accertati fuori dai confini cinesi sono già oltre 50, se sarà confermato il presunto contagio rilevato oggi in Africa, diventerà ufficiale come nessun continente sia stato ‘risparmiato’ dal Coronavirus che, al momento, è stato rilevato in una dozzina di altri Paesi, dal Nord America all’Europa, portato solo attraverso un piccolo numero di persone che in origine si era recato a Wuhan. Per quanto riguarda l’ Italia il Ministro della Salute, Roberto Speranza fa sapere che il Governo ha adottato tutte le precauzioni possibili immaginabili . Questa mattina al Ministero una nuova riunione della task-force per fare il quadro della situazione e degli interventi. Tra i presenti, oltre al ministro Speranza e alle altre autorità coinvolte, anche Ranieri Guerra, vice direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In queste ore prosegue il coordinamento con tutte le istituzioni internazionali competenti in materia per limitare contagi e raccogliere le informazioni utili a gestire il virus. È stata verificata la piena operatività delle procedure di controllo avviate ieri negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Al momento tutti i controlli procedono regolarmente, mentre il numero gratuito 1500, istituto per dare informazioni e chiarimenti ha ricevuto 400 chiamate in poche ore.- 27 gennaio 2020