Coronavirus, i primi due casi in Italia. Bloccati i voli con la Cina

30 gennaio 2020 | 22:34
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Coronavirus, i primi due casi in Italia. Bloccati i voli con la Cina

Lo annuncia il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Roberto Speranza. “I due casi accertati sono due turisti cinesi che sono venuti nel nostro paese, i primi due casi accertati di Coronavirus“, ha aggiunto Conte.

E ha annunciato che è stato “chiuso il traffico aereo da e per la Cina”. “Non c’è motivo di panico e allarme“, ha assicurato Conte.

A Roma intanto un autobus con a bordo turisti cinesi si sta dirigendo, scortato dalla polizia, all’ospedale Spallanzani di Roma per i controlli opportuni.
“Sono confermati due casi in italia di persone contagiate da coronavirus. Si tratta di due turisti cinesi”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della salute Roberto Speranza. Il premier ha annunciato anche che il traffico aereo da e per la Cina è stato chiuso. “Siamo il primo paese che adotta una misura cautelativa di questo genere”.

La stanza dove i due – in Italia da una settimana – soggiornavano nell’Hotel Palatino in via Cavour a Roma è stata sigillata. Ora si trovano ricoverati allo Spallanzani. E un pullman con a bordo turisti cinesi arrivati in Italia con lo stesso tour operator della coppia, soccorsa ieri in centro, è stato scortato dalla polizia fino all’ospedale atterzzato per affrontare l’emergenza. Ulteriori misure di prevenzione potrebbero essere applicate nei confronti delle persone con cui era entrata in contatto la coppia. “Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati”, ha spiegato il premier. “Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale domani mattina alle 10 ho convocato un consiglio dei ministri. Adotterremo altre misure in modo da mettere in campo tutte le strutture competente, ivi compresa la protezione civile”.

I pazienti sono marito e moglie e hanno rispettivamente 66 e 67 anni. Provengono dalla provincia di Wuhan. Erano arrivati lo scorso 23 gennaio all’aeroporto di Milano Malpensa, da dove si erano spostati per un tour nelle province italiane che aveva toccato tra le varie destinazioni anche Parma. Facevano parte di una comitiva che nelle aveva proseguito il viaggio verso Cassino, in provincia di Frosinone, per poi arrivare a Roma. Dell’intera comitiva, solo i due turisti provenivano da Wuhan.

“Sono fiducioso che la situazione rimarrà confinata – ha aggiunto il premier – per superare il rischio di panico e allarme non c’è altro che fidarsi delle autorità competenti. Posso assicurarvi che in questo momento siamo in Italia nella linea di massimo rigore in funzione preventiva. Siamo nella condizione di poter tranquillizzare tutti i cittadini. La situazione è assolutamente sotto controllo. Ma non significa che ci stiamo appagando con le prime misure. Come sapete eravamo già vigili, molto attenti. Non ci siamo fatti trovare impreparati”.

L’ospedale Spallanzani di Roma, nel frattempo, ha chiuso il servizio di accettazione. “Faremo tutte le verifiche del caso e poveremo a tracciare il percorso di queste persone nel nostro Paese – ha aggiunto il ministro Speranza – ci sono sono tutte le condizioni per definire una situazione sotto controllo”. Il nostro servizio sanitario, ha aggiunto Speranza, “è tra i migliori al mondo, i cittadini possono sentirsi sicuri”. Dal canto suo l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio ha fatto sapere di aver attivato “sorveglianza sanitaria” sulle persone venute in contatto con la coppia. “Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell’albergo – si legge nel comunicato – sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione”.