Costa d’Amalfi: pericolo quotidiano di tragedie. Basta interventi “a pezza”

2 gennaio 2020 | 17:10
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Costa d’Amalfi: pericolo quotidiano di tragedie. Basta interventi “a pezza”

E se le correnti turistiche decidessero di abbandonare la costa d’Amalfi, particolarmente quella di Levante? Il problema non va sottovalutato, dato il persistere del pericolo per l’incolumità fisica ed economica. Si , perchè in periodi di normalità (sic!) raggiungere la costa via Statale 163 è un problema, un percorso ad ostacoli: una serie di semafori che allungano di molto il tempo di percorrenza. E la gente, i turisti si chiedono il perchè di tante interruzioni che durano troppo tempo e, quindi, iniziano a temere per la sicurezza. Immaginarsi in questi giorni con una serie di cedimenti impressionanti dovuti sia alle intemperanze atmosferiche sia all’incuria atavica del territorio.
Si consiglia poi il percorso alternativo via valico del Chiunzi, ma per uno che lo impegna quotidianamente s’impone il cambio autovettura per lo meno ogni sei mesi, data le continue busche, l’asfalto disconnesso che minano la stabilità dell’auto. Ma anche il Chiunzi e dintorni sono soggetti ad interruzioini per le stesse cause. Per cui si rende improrogabile l’intervento di risanamento del costone e dei terreni collegati in tutta la sua estensione da Positano a Vietri sul mare. Non hanno più efficacia gli interventi “a pezza”
Allora in diversi centri della costa ci si organizza per non scontentare del tutto i turisti che , meno male, sono ancora presenti in bassa stagione, grazie alla POLITICA DI FAVORIRE GLI ARRIVI ED I SOGGIORNI CON TARIFFE SCONTATE. E proprio nella parte meno frequentata attualmente , si è notata maggiormente l’assenza di qualche azione pro.
Se facciamo ricerca notiamo che anche negli anni scorsi abbiamo scritto quasi le stesse cose, sperando di non doverci ripetere

Gaspare Apicella