Costiera Amalfitana. L’incontro dei sindaci della Divina per una prevenzione obbligatoria

La promozione di una cultura della manutenzione del territorio che sappia trarre insegnamento dall’esperienza del passato, il recupero dei terrazzamenti abbandonati, il supporto alle attività agricole che non dispongano di  superfici sufficienti per accedere alle sovvenzioni comunitarie, eppure essenziali per la conservazione del paesaggio e per la prevenzione del rischio idrogeologico, il riequilibrio tra la costa e i comuni interni, l’adeguamento del PUT (redatto oltre trent’anni fa che risente del peso del tempo) alla Convenzione Europea del Paesaggio e alle direttive UNESCO: sono questi solo alcuni degli obiettivi strategici perseguiti dal Piano di Gestione del Sito UNESCO Costiera Amalfitana (PdG), oggi più ancora necessari e urgenti, di drammatica attualità a seguito degli eventi che hanno flagellato la Costiera negli ultimi giorni dello scorso anno.
Il PdG, presentato a settembre 2019 presso la sede del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali in Ravello, punta a tutelare non solo l’esistente, ovvero il prodotto delle modifiche che le comunità della Costiera hanno apportato al territorio nel corso di secoli, ma anche il processo virtuoso dell’adattamento del territorio ai bisogni delle comunità che tuttora lo utilizzano.

È l’insieme di tutto ciò, nella sintesi tra passato e presente, che ha generato e continua a generare il “paesaggio culturale” della Costiera Amalfitana oggi e nel futuro.

Tale adattamento va invece opportunamente e oculatamente gestito: “Verso la Costiera antica” è lo slogan che declina il recupero del processo ed esprime la vision (riattivare il processo che ha generato il paesaggio culturale) che ha ispirato la costruzione del PdG.

In occasione del prossimo incontro dei Sindaci della Costiera Amalfitana è importante stabilire il soggetto istituzionale che dovrà assicurare la gestione del “Sistema Comunità-Territorio della Costiera Amalfitana”, attivare le procedure per rendere operativo il Piano, e quindi accedere ai benefici previsti per i siti UNESCO dalla Regione e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo.

Dopo i recenti eventi calamitosi, che hanno prodotto rilevanti danni, nonché enormi disagi al sistema della mobilità dei residenti e dei turisti con gravi pregiudizi all’economia locale, sarà necessario assumere immediate iniziative. La riunione, perciò, si occuperà anche di tracciare indirizzi volti a concretizzare una costante “cultura della prevenzione” attraverso azioni a difesa della pubblica incolumità e del territorio.

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