Costiera Amalfitana, zona rossa, frane e territorio: l’appello dei cittadini. Sabato 18 gennaio l’incontro a Maiori

14 gennaio 2020 | 09:05
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Costiera Amalfitana, zona rossa, frane e territorio: l’appello dei cittadini. Sabato 18 gennaio l’incontro a Maiori

La Costa d’Amalfi ritrova finalmente sollievo per quanto riguarda la viabilità, con la riapertura di ieri della Statale, dopo essere stata spaccata in due per un mese. Gli eventi di dicembre però hanno lasciato un segno tangibile sul fragile territorio della Divina, ci sono quindi cittadini che non vogliono restare con le mani in mano. Tale condizione ha infatti portato all’avanzamento di un appello per la tutelare la Costiera Amalfitana, con la promozione di un’attività di segnalazione e denuncia agli enti pubblici competenti, dei rischi e i pericoli derivanti dal dissesto. Questo è l’appello lanciato con una petizione su Avaaz dai cittadini costieri:

APPELLO PER “LA TUTELA DELLA COSTIERA AMALFITANA”

Presidente del Consiglio dei Ministri
Consiglio dei Ministri
Presidenti Gruppi Parlamentari della Camera e del Senato
Presidente della Regione Campania
Giunta e Consiglio Regionale della Campania
Ente Parco del Monti Lattari
Comunità Montana
Comuni della Costiera Amalfitana e Conferenza dei Sindaci

Le piogge e i temporali che hanno flagellato la Costiera e l’incuria dell’uomo per il territorio sono la causa di quello che è successo.

Falesie che franano sulla Statale Amalfitana, terrazzamenti abbandonati o coltivati che cedono, colate di fango che precipitano verso i centri abitati: il territorio è come dopo un bombardamento. Si contano a decine le frane. Ogni centro è stato colpito.

Si è evitata la tragedia, per puro caso, in almeno quattro episodi: Capo d’Orso, Cetara, Pontone di Scala, Vettica di Amalfi. Ancora più grave che l’area di Capo d’Orso fosse già stata allertata da un incendio nell’agosto 19 e dal dissesto conseguente, con l’installazione del semaforo funzionante per mesisino al crollo attuale, poco più avanti in direzione Amalfi, del 13 dic. 2019 h: 17,15 (gli automobilisti erano fermi sul rosso mentre franavano sull’asfalto 100 m3 di detriti e roccia).

L’entità degli eventi meteo è oramai di portata eccezionale, quasi sempre, per i fenomeni naturali che si conoscono (cambio climatico). Gli “stati di allerta” si contano a decine lungo l’anno.

La nostra Costiera convive con rischio alluvione e rischio frana, data la naturale conformazione e il sito dei centri abitati posti alla foce dei corsi d’acqua e alla base del sistema dei monti Lattari mentre la strada principale Amalfitana taglia la montagna per 60 km circa sino a Sorrento. Le zone Rosse sono estese e riguardano molti nostri centri abitati. Dovremo convivere con entrambi i
rischi, probabilmente per sempre.

Ecco perché è importante prepararci, sapendo le cose e quello che accade e come affrontarle in emergenza e innanzitutto in tempo di pace.

I poteri pubblici facciano il proprio compito per il controllo del territorio, la tutela delle vite umane e le opere pubbliche necessarie.

Ogni ente svolga la sua parte, dal Comune di base, alla Comunità montana e all’Ente Parco, alla Regione, allo Stato centrale e soprattutto non a cose fatte. Occorre superare la logica dell’emergenza, dove è tutto possibile.

È utile invece promuovere la cultura della prevenzione: dalla conoscenza e monitoraggio del territorio, a interventi di mitigazione del rischio rispettosi dell’habitat naturale e paesaggistico, ad iniziative e piani di aiuto per il mantenimento e valorizzazione dei giardini della Costiera come assetto del territorio e cura del paesaggio.

Per la prevenzione e la effettiva tutela è urgente istituire il Presidio Geologico Territoriale, da realizzare e far funzionare subito.

Non possiamo aspettare i tempi della politica!

QUESTO È UN APPELLO PER RACCOGLIERE LE ENERGIE E PROMUOVERE UN’ATTIVITÀ STABILE DI AUTODIFESA CIVILE DEI CITTADINI DELLA COSTIERA, DAL PROPRIO OSSERVATORIO TERRITORIALE E DEI PAESI ANZICHÉ DAI BANCHI DELLA POLITICA, OLTRE LE COMPETENZE E FUNZIONI DEI POTERI PUBBLICI E DELLO STATO.

TRA GLI OBIETTIVI PRINCIPALI:
1) CONTROLLO E SEGNALAZIONE DI TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE SUL TERRITORIO, IN TEMA DI TUTELA DEL PAESAGGIO NATURALE, AGRARIO E URBANO;
2) DOCUMENTAZIONE E DENUNCIA ALL’OPINIONE PUBBLICA, ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE E ATTIVITÀ DI DIVULGAZIONE ALLA POPOLAZIONE;
3) RICHIESTE SPECIFICHE AGLI ORGANI COMPETENTI.

Chiamiamo a raccolta i cittadini, le migliori energie e i rappresentanti del mondo della cultura, del lavoro agricolo, delle professioni. Il tuo contributo è indispensabile. Facciamo tutti un passo avanti.

11 Gennaio 2020

Promotori:
Marco Aceto – Luigi Amatruda – Alfonso Andria – Lorenzo Aquila – Eugenia Apicella – Andrea Apicella – Vincenzo Buonocore – Gaetano Cantalupo – Antonio Catino – Giocondo Cavaliere – Beniamino Cimini – Gino Conforti – Francesco Crescenzo – Pasquale Daponte – Francesco Del Pizzo – Carlo Del Pizzo – Marilena Del Pizzo – Giovanna Dell’Isola – Paolo Di Benedetto – Carmela Di Benedetto – Gioacchino Di Martino – Rosario Dipino – Alessio D’Urso – Francesco Esposito – Antonio Gargano – Iolanda Giuliano – Nino Gorga – Adele Laudano – Nicola Mammato – Rino Mangieri – Ricciotti Mansi – Alessandro Miccio – Sigismondo Nastri – Luciano Palladino – Pasquale Palumbo – Francesco Pappalardo – Gaetano Pisani – Vincenzo Rispoli – Antonio Romano – Michele Ruocco – Lina Sabino – Maria Rosaria Sannino – Enzo Sannino – Lino Scannapieco – Luigi Sommariva – Maria Carla Sorrentino – Secondo Squizzato – Vittorio Testasecca – Anna Maria Torre – Monica Valiante – Massimo Vitale

A Maiori è previsto per sabato 18 gennaio alle ore 17.30 un incontro pubblico alla Chiesa S. Domenico in cui il comitato promotore presenterà insieme all’Ordine dei Geologi della Campania una descrizione sui luoghi della frana e le cause, poi ci saranno interventi sul dissesto idrogeologico e la tutela, la cultura della prevenzione e i modelli di sviluppo da adottare in prospettiva di salvaguardia del territorio. Prenderanno parte a questi interventi la Protezione Civile della Campania, l’Ordine dei Geologi della Campania, il Centro Universitario Europeo per i Beni culturali di Ravello, Italia Nostra Salerno, Lega Ambiente Campania e WWF Campania. Tale evento culminerà con una discussione libera in cui potranno prendere la parola i cittadini.

Rettifica: il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania Egidio Grasso ci ha precisato che contrariamente a quanto riportato in questo articolo, l’Ordine dei Geologi non ha in programma alcun intervento nè è stato invitato all’evento stesso.