Emergenza abitativa a Sorrento, per Rosario Lotito (M5S) irrilevanti ed inattendibili i suggerimenti dell’Associazione extralberghieri
Una serie di proposte, quelle avanzate dall’Atex e sottoposte all’attenzione del Vescovo Alfano , che non risolvono affatto il problema, e pertanto non trovano d’accordo coloro, come l’ex Candidato Sindaco per il Movimento 5 Stelle, ormai da tempo si battono per l’emergenza abitativa a Sorrento. In particolar modo perché avanzate da chi , di fronte alla totale mancanza di controllo, da più parti viene individuato come la maggior causa di un tale fenomeno e da chi già in passato ha dimostrato poco interesse a destinare i beni ecclesiastici a favore della cittadinanza meno abbiente, oppure venire incontro a problematiche inascoltate dalle amministrazioni comunali, come nel caso del Centro di Igiene Mentale.
Sorrento –Sta sollevando una serie di polemiche il comunicato diffuso dall’Associazione Strutture Extralberghiere dopo l’incontro avuto con l’Arcivescovo di Sorrento per discutere del problema casa in penisola sorrentina. Completamente contrario Rosario Lotito, ex candidato sindaco M5S, ad avvallare quanto diffuso di recente dall’Associazione prersieduta dal dott. Sergio Fedele circa le proposte relative alla mancanza di abitazioni. Intere famiglie e giovani coppie costrette ad “emigrare”in cerca di alloggi nelle località limitrofe al territorio sorrentino, proprio a causa dell’ormai incontrollabile fenomeno extra alberghiero.
Una problematica che da quanto affermato dal Presidente Associazione Turismo Extra alberghiero Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana è stata discussa, suscitandone forte apprensione, con l’Arcivescovo di Sorrento, Mons. Francesco Alfano. Il quale ancora una volta ha ribadito la sua preoccupazione circa la moltitudine di richieste di alloggi che pervengono continuamente alle parrocchie ma che proprio a causa del turismo di necessità rimangono inevase. Nel proporre alcune soluzioni il presidente Atex ha sottolineato l’esigenza di una forte sinergia con le amministrazioni comunali, nel regolare quantitativamente il settore extra alberghiero partendo dalla consapevolezza che si tratta di un settore che dà lavoro e reddito a famiglie e giovani. Inoltre si è proposto al Vescovo di valutare, sempre in sinergia con i vari comuni, un progetto finalizzato a trasformare e destinare vari beni ecclesiastici in appartamenti per giovani coppie.
Nel valutare una tale iniziativa non si può non esprimere una serie di dubbi e perplessità circa il coinvolgimento della Chiesa in determinate problematiche che altresì dovrebbero vedere le varie amministrazioni comunali in prima linea. Dimentica il presidente dell’Associazione extra alberghieri la facilità con la quale vengono rilasciate da parte degli Uffici Comunali le autorizzazioni a svolgere tale attività. Bisognerebbe innanzitutto mettere in discussione il metodo Scia. Alla cui presentazione agli Uffici commercio segue l’immediato inizio attività, senza che siano stati effettuati i dovuti controlli da parte delle Autorità preposte. Ovvero: l’accertamento urbanistico e la conseguente acquisizione dei titoli abitativi ed edilizi ai sensi della normativa vigente, previa autorizzazione paesaggistica e valutazione di incidenza. Nonché il rispetto delle norme in materia antisismica, di sicurezza, antincendio, sanitaria, di tutela del rischio idrogeologico e dell’efficienza energetica ed infine una certa professionalità nel proporre il “prodotto Sorrento”.
Requisiti fondamentali a cui, chi da anni offre ospitalità in modo professionale, è continuamente soggetto. Sotto tale profilo è accertato che in mancanza dei dovuti controlli, necessariamente da effettuare prima dell’inizio attività, hanno trasformato il turismo extra alberghiero come un vero e proprio assalto alla diligenza dove in molti si sono improvvisati , senza averne talvolta le competenze, professionisti . In merito all’occasione di lavoro e conseguente reddito offerto dalle strutture extralberghiere a giovani e donne, bisognerebbe ricordare lo sfruttamento del personale (spesso extracomunitario) in merito alle ore lavorate e spesso sottopagate, nonché la totale assenza di impegno verso la destagionalizzazione ed il conseguente dramma vissuto dagli stagionali a causa del sussidio dimezzato della Naspi durante il periodo invernale. Pertanto tale rimane anch’esso un campo minato circa il quale anche il presidente dell’Atex farebbe bene a non inoltrarsi e magari riflettere. Problematiche che oltre gli imprenditori (quelli onesti e perbene) dovrebbero riguardare da vicino soprattutto le Amministrazioni comunali e le Autorità preposte. Problematiche che infine non si spiega come, con tutta la buona volontà, potrebbe invece risolvere la Chiesa. La quale , già in passato, ha dimostrato poco interesse a destinare i beni ecclesiastici a favore della cittadinanza meno abbiente, oppure venire incontro a problematiche inascoltate dalle amministrazioni comunali, come nel caso del Centro di Igiene Mentale. Al di là di tale discusse situazioni che meriterebbe ulteriori e concrete riflessioni riportiamo quanto dichiarato dall’ex Candidato sindaco per il M5S , Rosario Lotito. (s.c.)
Attraverso un comunicato l’ATEX, l’associazione che raggruppa le strutture extralberghiere della penisola, presieduta dal sig. Sergio Fedele, fa sapere di aver stipulato una sorta di patto con l’Arcivescovo di Sorrento Mons. Francesco Alfano, al fine i risolvere il problema casa che i Sorrentini, e non solo, stanno drammaticamente vivendo. Dalla lettura del comunicato il presidente di ATEX, fa sapere di aver lasciato a sua Eccellenza Alfano, un documento contenente una serie di proposte.
Il Dott. Fedele afferma che:
a) Errore grave considerare quale responsabile ti tale problema il settore extralberghiero. Condividiamo in minima parte questa affermazione in quanto basta andare a ritroso nel tempo per rendersi conto che, prima che scoppiasse l’enorme proliferazione di strutture extralberghiere, a Sorrento non era poi così impossibile trovare casa ed i contratti di fitto alla scadenza venivano rinnovati non come adesso che non succede quasi più.
b) Occorre partire dalla considerazione che se scomparisse in penisola l’attività extralberghiera ci sarebbe una grave crisi econominca e il problema casa sarebbe 1000 volte superiore in quanto Sorrento vivrebbe una catastrofe economica che ridurrebbe sul lastrico miglia di persone. Anche con questa affermazione non siamo d’accordo in quanto la Penisola Sorrentina, ed in particolare Sorrento, ha sempre vissuto di turismo tanto da farne la sua attività di punta dando lavoro e agiatezza a migliaia di cittadini.
C) Va avviata con urgenza un’azione finalizzata a regolamentare il settore extralberghiero.
Su questo punto siamo pienamente d’accordo, anche perché fa parte di quel pacchetto di proposte fatte da noi qualche tempo fa e da dove il sig. Fedele ha preso spunto.
d) Occorre lanciare un messaggio ai giovani della Penisola: é un privilegio poter trovare casa solo a 3 km dal centro di Sorrento, mentre in Campania i giovani sono costretti, per trovare casa e lavoro, a cambiare città o nazione. Ecco questa cosa ci fa incazzare veramente, ma come si permette il sig. Fedele di fare una simile affermazione pretendendo finanche di ritenere chi, non trovando casa nel proprio paese, un fortunato? Orbene caro sig. Fedele le do un notizia che di certo le è sfuggita: le case in fitto a lungo termine in penisola Sorrentina non ce ne sono più, e non sono di certo solo 3 i km che un giovane deve allontanarsi dal suo paese ma molti di più, almeno che lei non ci fornisca un elenco di case libere messe in affitto.
e) Occorre che la chiesa valuti quante strutture di proprietà sono state destinate all’ accoglienza turistica. In pratica sta dicendo sostanzialmente che ė la Chiesa a doversi far carico di risolvere tale problema mettendo a disposizione le sue strutture. Forse che il sig. Fedele non sa che la maggior parte delle strutture ecclesiastiche appartengono ad ordini diversi e che sua Eccellenza Alfano non ha alcun potere decisionale su tali strutture?
Qui finiscono le proposte del Sig Fedele, allora gliene forniamo alcune noi:
1) L’ATEX fornisse l’elenco di tutti i suoi iscritti contenente la tipologia di struttura, l’indirizzo e se sono in regola con il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, specificando quante di queste strutture sono classificate come prima casa e quindi abitate regolarmente dal proprietario.
2) Al tavolo di discussione con i sindaci non deve sedersi solo L’ATEX, che come rappresentante di categoria, notoriamente fa i propri interessi, ma anche le associazioni di cittadini e proprietari.
Ecco alcuni dei nostri suggerimenti che speriamo il Sig.Fedele accolga.
Sorrento sta diventando un enorme dormitorio dove per i Sorrentini c’è sempre meno spazio.
Lotito Rosario