Frane in Costa d’Amalfi. L’incontro a Maiori in diretta con Positanonews
La Costa d’Amalfi ritrova finalmente sollievo per quanto riguarda la viabilità, con la riapertura della Statale nei giorni scorsi, dopo essere stata spaccata in due per un mese. Gli eventi di dicembre però hanno lasciato un segno tangibile sul fragile territorio della Divina, ci sono quindi cittadini che non vogliono restare con le mani in mano.
Tale condizione ha infatti portato all’avanzamento di un appello per la tutelare la Costiera Amalfitana, con la promozione di un’attività di segnalazione e denuncia agli enti pubblici competenti, dei rischi e i pericoli derivanti dal dissesto.
A Maiori, infatti, è in corso durante queste ore l’incontro presso Chiesa S. Domenico in cui il comitato promotore presenta una descrizione sui luoghi della frana e le cause, oltre a vari interventi sul dissesto idrogeologico e la tutela, la cultura della prevenzione e i modelli di sviluppo da adottare in prospettiva di salvaguardia del territorio. Presenti all’incontro diversi enti come la ProtezioneCivile della Campania, il Centro Universitario Europeo per i BeniculturalidiRavello, Italia Nostra Salerno, Lega Ambiente Campania e WWF Campania. Fondamentale l’epilogo del dibattito che ha reso protagonisti i cittadini della Divina liberi di intervenire.
Una delle finalitàdiquestoincontro, è partita dal controllo e segnalazione di tutto quello che succede sul territorio, in tema di tutela del paesaggio naturale, agrario e urbano; documentazione e denuncia all’opinione pubblica, acquisizione delle conoscenze e attività di divulgazione alla popolazione; richieste specifiche agli organi competenti.
A introdurre Rosario Dipino, dal quale è partita l’iniziativa con una petizione online, che si è scusato con l’Ordine dei Geologi della Regione Campania per il mancato invito , ha spiegato che il percorso si proseguirà successivamente con loro. “In Costiera gli eventi accaduti sono paragonabili ad un bombardamento . Ripristinare la verità é essenziale e bisogna pensare a delle soluzioni. Recuperando il senso della partecipazione attiva” questo il concetto basilare, e condivisibile, espresso.
“Il sapere empirico locale viene trascurato o addirittura non considerato dagli ambienti accademici” , ha detto il professor Ferrigni, per il Centro Universitario Europeo di Ravello.
Interessanti gli interventi di Italia Nostra , Raffaella De Leo, che ha sottolineato come i terrazzamenti non abbiano strade ma scale, proprio per assecondare la natura, poi Chiavazzo di Lega Ambiente sul rischio idrogeologico di gallerie sul territorio
Lasciamo ai lettori di Positanonews valutare tramite la nostra diretta, i video e le foto.
Foto e video di Valeria Civale, video in diretta di Michelangelo Nasto.
Integrazione testo Luigi Russo , lavoro iconografico Geppina Russo . Social network Paola d’ Esposito