Gragnano ed i vigili urbani festeggiano San Sebastiano
Il 20gennaio, giorno dedicato a SanSebastiano, solenni festeggiamenti religiosi e civili rinsaldano ogni anno il forte legame di fede tra il popolo di Gragnano ed il suo SantoPatrono. Questa mattina dopo la Messa Solenne si è tenuta la processione del Santo per le strade della città, accompagnato dal Corpo di Polizialocale, le autorità civili e militari, associazioni religiose e laicali. Al termine della processione, è stata celebrata un’ulteriore liturgia al ritorno in Chiesa.
C’è ancora chi di primo mattino, come da tradizione prepara le polpette, con pane raffermo,pinoli,uva passa uova e carne tritata. Mentre i fedeli erano in processione, per un periodo si aggirano per le case un certo Naso ‘e Pippo per rubare. Da qui un detto popolare: “San Sebastiano pe fora e Naso ‘e Pippo dinto”.
San Sebastiano
San Sebastiano nacque nel 263 a.c. a Narbonne, in Francia, da padre francese e madre milanese e si trasferì a Roma nel 270. Di fede cristiana, allora osteggiata e combattuta con ferocia dall’Impero Romano, pur essendo un ufficiale imperiale, si dedicò con carità ai bisognosi e si distinse per il soccorso agli ammalati, diffondendo il Cristianesimo e riuscendo a convertire numerosi pagani.
Accusato di aver aiutato alcuni martiri cristiani rinchiusi nelle prigioni romane, nonchè per la sua pubblica professione di fede, venne condannato dall’imperatore Diocleziono al martirio mediante il supplizio delle frecce. Infatti fu condotto dai suoi ex commilitoni in un campo, fu legato ad un palo e colpito da numerose frecce. Fu creduto morto e, quindi, abbandonato nel campo, ma, secondo quanto dice la tradizione, fu, invece, amorevolmente curato e riuscì a guarire. Cercando il martirio, ritornò da Diocleziano per rimproverarlo e questi ordinò di flagellarlo a morte, per poi gettarne il corpo nella Cloaca Maxima. La salma venne recuperata da mani pietose e sepolta nelle catacombe. Pochi anni dopo l’imperatore Costantino, resosi conto che il Cristianesimo era inarrestabile, preferì, con l’editto del 310, mettere fine alle crudeli persecuzioni, anzi proclamò il Cristianesimo religione ufficiale dell’Impero Romano. Il culto per San Sebastiano ebbe subito grande diffusione, tanto da farlo proclamare terzo patrono di Roma, dopo gli apostoli Pietro e Paolo.
Durante la peste del 680, le sue reliquie vennero portate in processione per la città, ed è alla sua intercessione che fu attribuita la fine della terribile epidemia. Il suo nome venne da allora invocato in simili calamità, contribuendo a diffonderne il culto.
Attualmente, in Italia, è il Santo Patrono della Polizia Municipale e viene invocato contro le epidemie in generale, insieme a San Rocco.
Grazie a Leo Voice per il video e le bellissime foto