Secondo le accuse un trentaquattrenne operaio di Casamicciola Terme è stato arrestato mercoledì su mandato della Procura di Napoli perchè ha approfittato – in almeno quattro occasioni accertate – della ragazzina, abusandone sessualmente fin da quando la vittima aveva ancora undici anni, approfittandone della rapporto di amicizia che aveva con i suoi genitori, ignari di tutto ciò. Il primo episodio di violenza risalirebbe infatti all’agosto del 2017, nel quale il team di investigatori e psicologi incaricato dalla Procura si è imbattuto nel corso di una lunga e accurata ricostruzione probatoria di tutti i fatti. Nel complesso non si è riuscito a stabilire il numero esatto di occasioni in cui il presunto pedofilo avrebbe avuto contatti con la sua vittima, ma dalle carte depositate in Procura si evidenzia che, a parte l’episodio del 2017, sono ben tre quelli che si sono verificati nel 2019 e per i quali sono state raccolte prove documentali.
Il gip ha deciso per i domiciliari e non per la semplice denuncia a piede libero al fine di evitare che l’indagato possa allontanarsi ma anche che possa mettere in atto la reiterazione dei suoi atteggiamenti nei confronti della vittima, o di inquinamento di ulteriori prove. La notizia ha generato ovviamente enorme scalpore fra i residenti della cittadina termale isolana, dove sia la famiglia della vittima che l’indagato sono persone conosciute. E il problema più grande da affrontare in queste ore non è solo quello di evitare processi di piazza all’indagato, il quale dovrà ovviamente essere giudicato secondo legge, ma anche quello di limitare l’esposizione mediatica della vittima in considerazione della sua giovanissima età.