Le piante d’appartamento che migliorano la qualità dell’aria.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nove persone su dieci nel mondo sono esposte agli effetti nocivi dell’inquinamento. Respiriamo dai sei ai nove litri di aria al minuto, e quando inaliamo particolato inneschiamo un’infiammazione tessutale nei polmoni i quali cominciano a rilasciare citochine, riempiendo le vie aeree di muco. Ma non solo, il particolato aumenta anche la coagulazione del sangue, favorendo la creazione di trombi che ostruiscono le arterie, cuore e cervello e causando infarto e arteriosclerosi. Questi sono solo alcuni dei danni alla nostra salute che provoca lo smog. Ma noi, nel nostro piccolo, cosa possiamo fare per combatterlo? Oltre alle mascherine che, ahinoi, in questi giorni si stanno sempre più diffondendo per altri gravi motivi, a questa domanda i ricercatori del CNR di Bologna hanno provato a dare una prima risposta studiando e selezionando una serie di piante che introdotte nei nostri appartamenti potrebbero diventare il “fegato verde” delle nostre abitazioni, migliorando l’aria che respiriamo a partire da uno dei luoghi cardine del nostro vivere quotidiano. Per il salotto gli scienziati ci consigliano il ficus benjamin, le stelle di natale e lo spatifillo, perfetto per assorbire composti organici. In cucina invece possono essere sistemati l’anthurium e il potos, sempreverde in grado di assorbire anche il fumo di sigarette e il monossido dei caminetti. Per la camera da letto sono indicate la sansevieria e l’aloe vera, mentre per il bagno è consigliabile l’edera. E’ provato che stare in mezzo al verde diminuisce la frequenza cardiaca , il colesterolo cattivo, il diabete e la depressione oltre a stimolare l’attività fisica. E dato che trascorriamo il 90% del tempo al chiuso è bene tenerne conto.
di Luigi De Rosa
(le notizie scientifiche sono tratte da TuttoSalute La Stampa 28 gennaio 2020, le foto dal web)