Lettere da Piano di Sorrento – Un James Bond napoletano? Il libro dell’avv. Eliso Desiderio: “Direzione mare aperto”
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
UN JAMES BOND NAPOLETANO?
IL LIBRO DELL’AVV. DESIDERIO: “DIREZIONE MARE APERTO”
L’avv. Eliso Desiderio, già Giudice di Pace di Sorrento, ha pubblicato un piacevole libro che potremmo definire, se ci è consentito, “di sapore marino” e di salmastro profumano le pagine.
Nella veste di avvocato “negoziatore”, ingaggiato da una società di navigazione panamense, proprietaria della motonave “HELL”, di trecento metri di lunghezza, l’autore si racconta in prima persona. Nella sua veste finisce col risolvere le problematiche della nave durante la navigazione, in un susseguirsi di eventi mozzafiato, offerti al lettore che avrà il gusto di scoprirli, acquisendo lui, così, simbolicamente un ruolo alla “James Bond”, con la “c.mma” napoletana, usando cioè in luogo delle solite arti marziali e delle violenze fisiche, il superiore potere del cervello e dell’intelligenza.
Al di là della piacevolezza del leggere, dello scorrimento veloce delle parole, cosa ha voluto dirci l’autore, quale messaggio ci ha voluto lanciare? Da qualche parte ho letto che un libro per risultare efficace ed interessare chi lo legge, deve contenere spunti di fatti reali, invenzioni di fantasia, citazioni culturali, il tutto in un miscuglio ben amalgamato, come una buona minestra.
Il libro di cui parliamo, contiene richiami letterari, spunti di filosofia pragmatica, argomentazioni nascenti da esperienze vissute che lo rendono pregevole. Non dimentichiamoci che l’avv. Desiderio, oltre alla professionalità legale, ha acquisito, in virtù del lavoro di magistrato, una visualizzazione completa, vista da ogni lato del mondo del diritto ed infatti ha svolto sia la difesa di cittadini bisognosi di assistenza, in quel ginepraio di norme discutibili, tipicamente nostrane, ma ha dovuto esercitare anche quello che io definisco ingrato, il compito di giudicare come magistrato.
Un primo segnale si avverte, in proposito, per il fiutare di un dubbio, di una prudenza, a fondamento dell’esercizio professionale. Dubbio, vera saggezza.
Ma nel libro vi è anche cenno al malcostume nella gestione dei sinistri stradali: vengono risarciti subito i danni da evento “falso” mentre per quelli veri, sacrosanti, ci sono ritardi e rigetti. Emergono anche altre note dolenti per gli operatori di diritto: le truffe, come quelle dell’uso di bolli e marche giudiziarie contraffatte da parte di avvocati e di comportamenti illeciti di magistrati onorari.
Allora il messaggio riguarda la malagiustizia, riguarda quel malessere che avvertiamo da tempo nel mondo del diritto e che, talvolta, conduce a denegare le legittime richieste degli utenti.
L’autore ci tiene a sottolineare che quanto scritto è soltanto frutto di fantasia, ma tutti sappiamo che, traverso la vivacità del fantasticare, emerge il volto della realtà. A merito del libro va aggiunto infine che vengono descritti personaggi, specialmente quelli femminili, dal profumo di sensualità e di eterno femminino, personaggi ai quali il lettore si affeziona al punto di sentirne la mancanza quando escono di scena.
Un buon libro quindi, di piacevole lettura, fortunato il lettore che ne saprà godere i frutti.
avv. Augusto Maresca