L’ITALIA DEL FUTURO COSA FARANNO LE 5 STELLE IN PARLAMENTO …?

29 gennaio 2020 | 02:51
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L’ITALIA DEL FUTURO COSA FARANNO LE 5 STELLE IN PARLAMENTO …?

Il premier Conte con alcuni esponenti dell'Esecutivo (Foto Archivio) © ANSA
Il premier Conte con alcuni esponenti dell’Esecutivo (Foto Archivio) – RIPRODUZIONE RISERVATA

28 gennaio 2020

I partiti di maggioranza e opposizione mettono in archivio le Regionali e guardano alle prossime sfide politiche. Soprattutto alla ‘fase due’ che si sta aprendo per il governo.

Il leader di Iv, Matteo Renzi, punta a “stilare un’agenda riformista per il bene degli italiani” e ammonisce a “non inseguire il giustizialismo sulla prescrizione o la follia di chiedere una revoca impossibile per Autostrade”.

Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, chiede intanto che vengano “cambiati i decreti sicurezza” e  si punti sui temi del lavoro e della famiglia, mentre Romano Prodi invita il Pd a “spalancare il più possibile le porte del partito” anche alle Sardine e alla società civile.

Matteo Salvini ribadisce la sua linea (“Rifarei tutto quello che ho fatto”) e resta in trincea annunciando l’intenzione di denunciare, sulla vicenda dello sbarco a Taranto di 400 migranti a bordo di una nave dell’Ong Ocean Viking, il premier Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese. Quindi torna ad attaccare il presidente del Consiglio: “Tra un insulto e l’altro governi, altrimenti si dimetta…”. Per il leader della Lega, il prossimo obiettivo politico sarà evitare alcuni dei “danni” che, a suo dire, starebbe commettendo la maggioranza in Parlamento, dall’ “alzare l’età per andare in pensione” al “cancellare i decreti sicurezza”. “Grillo, Prodi, Conte, Zingaretti – dichiara in una diretta su Fb – festeggiate finché siete in tempo perché siete in minoranza in tutta Italia”.

“Un’alleanza organica con il M5s alle prossime Regionali? Bisogna avere il coraggio di porre il tema. Il sistema elettorale regionale tende a polarizzare il voto e a rendere ininfluenti le forze che si pongono nel mezzo minori. Un’alleanza di governo stabile non può non porsi l’esigenza politica di affrontare anche le elezioni regionali in ottica di coalizione. Però non voglio mettere il carro davanti ai buoi. Se facciamo forzature si rischia di creare effetti più negativi che positivi”. E’ quanto afferma il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in un’intervista a ‘Il Messaggero’. Una posizione già sostenuta dal segretario Dem Nicola Zingaretti che parla di una possibile alleanza elettorale con il M5S. Sì ad un’ “asse progressista” è poi la dichiarazione-appello del premier Conte.