Di Maio schiera l’Italia: Condanniamo la risposta iraniana che accresce le tensioni internazionali
Di Maio rompe il silenzio schierandosi contro i conflitti avvenuti nei giorni scorsi << raid Usa e le violente risposte di Teheran, che l’Italia condanna con forza e che mette in pericolo la stessa incolumità dei nostri militari impiegati nella Coalizione anti-Daesh, rischiano oggi di aprire una crepa insanabile. Al contempo, gli sviluppi sul terreno in Libia e il recente bombardamento all’Accademia militare di Tripoli ci riportano a scenari di una familiarità inquietante, seppur in forme e contenuti diversi. >>
Inoltre aggiunge che l’Italia é ancora in gioco e ha un ruolo importante: << Stati Uniti (con cui stiamo svolgendo ora il consueto Dialogo strategico bilaterale a Roma), Russia, Turchia ed Egitto, tra tutti, sono e debbono continuare ad essere per l’Ue degli interlocutori. Riunirsi ieri a Bruxelles è stata una occasione importante per ribadirlo. Solo ricongiungendo tutti sotto l’ombrello europeo riusciremo a porre un freno alle interferenze dei singoli Stati, per poi lavorare insieme a un embargo totale via terra, via mare e via aerea che porti la Libia quanto meno verso una tregua.
Questo è quel che sta facendo l’Italia. C’è chi continua a dire che siamo arrivati con ritardo, che i tempi siano stetti, che ormai non ci sia più nulla da fare. Posso condividere le prime due valutazioni, non la terza. Da ministro degli Esteri e da cittadino di questo Paese ho dei doveri cui adempiere, indipendentemente dalle critiche e dagli attacchi gratuiti che quotidianamente mi si rivolgono. Sono convinto che l’Italia, dopo qualche silenzio di troppo, oggi abbia ancora molto da dire. Deve solo ritrovare fiducia in se stessa, abbandonare i colori delle proprie bandierine politiche e giocare, come ho già detto, da squadra. >>