A Napoli, il museo della plastica “buona”
Plart – Il museo della plastica diventa bio
Napoli – La Fondazione Plart presieduta dall’imprenditrice Maria Pia Incutti (nella foto), si pone come obiettivo principe quello di diffondere la conoscenza scientifica e artistica legata ai materiali polimerici. Conservare, studiare e promuovere un patrimonio culturale che racconta la nostra modernità e si proietta con grande energia innovativa sulla contemporaneità. Un lavoro impegnativo per un progetto ambizioso che coinvolge nel suo farsi un gruppo eterogeneo di professionisti: architetti, designer, restauratori e conservatori, storici dell’arte, giornalisti, chimici che quotidianamente danno vita molteplici attività nel museo. La signora Maria Pia Incutti non poteva però rimanere indifferente alle problematiche sollevate dall’inquinamento del mare dovuto alla plastica e alle denunce di attivisti come Greta Thumberg ecco quindi la svolta bio, o meglio la svolta etica, come l’ha definita lei in una recente intervista rilasciata al Mattino (ediz. del 22 gennaio 2020), che consiste nel percorso intrapreso dalla Fondazione e dai suoi sostenitori di sperimentazione di nuovi materiali naturali e sull’uso della cosiddetta plastica buona, ancora molto fragile e costosissima. L’imprenditrice alla luce di tutto ciò chiede e invita gli artisti a lavorare con materiali non inquinanti. Le risposte sono state immediate e efficaci. Gli esempi sono molti e tutti interessantissimi, basti ricordare “Gli alberi colonna” (nella foto) dello scultore Marcello Cinque, installazione presentata recentemente a Torino, che è stata realizzata con un tipo di cemento brevettato che assorbe anidride carbonica e rilascia ossigeno, così come la mostra “Apollo e Dafne” resa originalissima dalle opere realizzate dall’artista Michele Coppola in Pla (acido polilattico), una bio plastica interamente ricavata dall’amido vegetale, biodegradabile e ecologica. Non si può che fare i complimenti alla dottoressa Maria Pia Incutti che si è dimostrata ancora una volta persona dotata non solo di grande cultura ma anche di grande sensibilità, del resto stiamo parlando di chi la propria vita la sta dedicando all’Arte e alla promozione di essa.
a cura di Luigi De Rosa
(le foto sono tratte dal web)
info www.fondazioneplart.it/