Napoli. Tassa d’ingresso per i bus turistici: rischio dirottamento visitatori?

24 gennaio 2020 | 14:14
Share0
Napoli. Tassa d’ingresso per i bus turistici: rischio dirottamento visitatori?

E’ oramai muro contro muro tra gli operatori della filiera turistica, riuniti da dicembre in un comitato e il Comune di Napoli. Oggetto del contenere la nuova Ztl per i bus da turismo e la tassa di accesso alla città (600 euro al giorno, la più alta d’Europa).

Nel 2020 la tassa d’ingresso, che il Comune di Napoli intende reintrodurre per i pullman turistici diretti in città, non sarà applicata ai pacchetti già commercializzati dai tour operator locali in modo tale da non inficiare le attività già programmate da questi ultimi: è quanto assicurato dall’amministrazione comunale del capoluogo partenopeo al termine di un serrato e proficuo confronto con i vertici della Fiavet Campania-Basilicata.

Nel corso del recente summit, al quale hanno partecipato il vice sindaco Enrico Panini ed il consigliere delegato alla Mobilità, Ciro Langella, l’associazione degli agenti di viaggio campani e lucani ha proposto l’esenzione totale dal pagamento della tassa di ingresso per i bus di lunghezza non superiore a 7.50 metri, assimilabili, per loro stessa natura e dimensione, alle autovetture di ultima generazione che risultano invece già esentate.

La Fiavet Campania-Basilicata, infine, ha chiesto l’introduzione di incentivi e tariffe agevolate per gli organizzatori di viaggi che si servano di pullman turistici, da definire in base alla classe di emissione, al numero di passeggeri e al periodo di permanenza in città. “Ci auguriamo – sottolinea Ettore Cucari, presidente della Fiavet Campania-Basilicata – che dal confronto sull’attuazione della ztl possano scaturire benefici per il traffico e, in particolare, per la circolazione dei bus turistici. Auspichiamo, inoltre, che il gettito della tassa di ingresso possa essere utilizzato per migliorare il servizio di trasporto pubblico locale e i servizi di accoglienza dei turisti in città”.

“Napoli, rischierebbe di ritornare il punto di partenza e non di arrivo – sostiene Gennaro Lametta, del Comitato Difesa del Turismo – crocieristi e gruppi che arrivano a Capodichino potrebbero , a causa di questo insensato provvedimento, essere dirottati verso altre mete turistiche della nostra meravigliosa Campania Felix e Napoli ritornare ad essere oggetto dei luoghi comuni del terrorismo mediatico che avevamo quasi sconfitto”.