Penisola sorrentina, contro gli abbattimenti degli alberi, per il Movimento 5 stelle ,urge una normativa nazionale.
E’ quanto da tempo va predicando Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno. Una apposita Legge, quella suggerita anche dal Consigliere comunale di Piano di Sorrento , Salvatore Mare (M5S), che protegga il patrimonio arboreo della nazione e che eviti abbattimenti indiscriminati di alberi, da parte delle amministrazioni e non solo, soltanto dopo il parere di un agronomo.
I continui ed inspiegabili abbattimenti di alberi, talvolta di alto fusto, da parte delle amministrazioni comunali è un fenomeno che ormai vede coinvolto l’intero territorio sorrentino. Su tale argomento registriamo un interessante intervento del Consigliere Comunale di Opposizione a Piano di Sorrento, Salvatore Mare (M5S).
“Con deliberazione di Giunta comunale n.60/2018,anche a Piano di Sorrento, è stato al tempo approvato il progetto “Interventi di sostituzione e reimpianto alberature comunali”, e il relativo quadro economico di spesa per complessivi € 162.379,45, in gran parte finanziabile dalla Città metropolitana di Napoli, Ente che vede il sindaco De Magistris dispensatore di fondi, sempre più vicino alle amministrazioni piuttosto che alle reali esigenze dei cittadini.
Il progetto è stato oggetto di osservazioni molto critiche da parte del WWF Terre del tirreno, tanto che la Città metropolitana ha richiesto all’amministrazione carottese di trasmettere documentazione integrativa; nel merito ne ho richiesto copia all’Ente di Palazzo Matteotti.
Detto questo e nell’attesa di ricevere gli atti, considerato che non sono un agronomo e quindi con scarse competenze tecniche, mi appare però palese che occorra una tutela per il nostro patrimonio arboreo. Così come stanno le cose basta un parere di “presunta pericolosità” per decretare la condanna a morte di un albero e, se non interviene il solito Claudio d’Esposito, la sentenza può considerarsi eseguita.
Occorre quindi una normativa, una Legge nazionale che oltre ad essere baluardo difensivo per i nostri alberi, possa decretare l’obbligo di tracciabilità della legna, renderne certa la provenienza e trasparente il mercato. Della vendita della legna infatti oggi poco si conosce, in particolare quando il prodotto è ottenuto con taglio e ripiantumazione finanziato con soldi pubblici.
L’Italia ha dichiarato guerra agli alberi, il motivo non può che essere sempre lo stesso, il denaro.
Non dovrei scomodare il ricordo di chi ha dato la propria vita per una società più onesta, più corretta e rispettosa delle regole, ma è un modo per recuperare la retta via; Falcone ce la indicò insegnandoci a seguire i soldi. Il tracciato non è ben definito, è irto, tortuoso e disseminato di trappole, ma lo si può percorrere: se lo Stato lo vuole.”
Si spera pertanto che i parlamentari del Movimento 5 Stelle, gli unici che da sempre si sono impegnati per la tutela dell’ambiente e pertanto del prezioso patrimonio arboreo del nostro Paese, si attivino affinché un tale disegno di Legge venga quanto prima presentato e discusso in Parlamento. – 30 gennaio 2020 – salvatorecaccaviello.