Pimonte, riesumata la salma di Sara Aiello: entro due mesi le prime risposte
Pimonte. Sara Aiello è stata uccisa oppure no? E’ questa la risposta che in tanti aspettano, specialmente i familiari della donna che morì in circostanze poco chiare nel 2015. La salma, come vi avevamo anticipato giorni fa, è stata riesumata proprio nella giornata di ieri ed entro 60 giorni gli esperti dovranno dare le prime risposte. In totale sono tre i periti nominati dal Tribunale, tra questi un medico legale e una tossicologa.
Un piccolo grande passo verso la verità, tanto cercata dai parenti di Sara che mai hanno creduto ad una fatalità. Altri sei mesi di indagine, quindi, che dovranno necessariamente chiarire cosa sia veramente accaduto: attualmente non sono più indagati soltanto il vedovo della donna e il medico che l’aveva in cura, ma anche due medici che l’avevano visitata precedentemente.
Ieri la riesumazione al cimitero di Pimonte, chiuso per l’occasione, e poi il trasporto dei resti a Napoli, dove verranno effettuati delle analisi precise che potrebbero confermare o smentire ufficialmente se Sara sia stata davvero avvelenata, ipotesi shock dei legali della famiglia.
Ricordiamo, la 36enne originaria di Pimonte morì in circostanze non chiare. La donna, al momento della morte, si trovava col marito nell’abitazione. Un paio di mesi prima di quel tragico giorno di giugno aveva avuto un malore per cui era stato necessario l’intervento del 118: dopo quell’episodio, sempre secondo la tesi del marito, un medico aveva suggerito a quest’ultimo di filmare la donna nel caso in cui il malore fosse sopraggiunto nuovamente, questo per permettere una diagnosi più precisa. Fatto sta che quella tragica notte il malore che sopraggiunse fu fatale per Sara. Tutta la scena fu filmata dal marito.