Ravello, vicenda Felicori. Di Martino: “Ci deve essere un limite a tutto”
Ci deve essere un limite a tutto.
È stata presentata la memoria difensiva da parte del legale incaricato dall’ex commissario della Fondazione Ravello Mauro Felicori.
Abbiamo avuto modo di averne copia che abbiamo attentamente letto; non entriamo nel merito giuridico della vicenda per rispetto alla Magistratura e al collegio dei difensori, ma non possiamo non stigmatizzare l’incipit della memoria che è un ennesimo attacco a Ravello, alla nostra Istituzione e all’intera collettività, ma anche alla storia e alla verità dei fatti.
Per non incorrere in errori riportiamo in allegato lo stralcio d’interesse della memoria che ci indigna profondamente, laddove si descrive un Organismo che con la Fondazione Ravello non ha nulla a che vedere.
Come è dato leggere nell’unico statuto vigente, legittimo e valido che il Socio Fondatore Comune di Ravello riconosce e condivide è quello che al primo punto dell’art. 1 recita: 1. E’ costituita la Fondazione Ravello, come persona giuridica di diritto privato senza fini di lucro, ai sensi dell’articolo 12 e seguenti del codice civile. Essa è dotata di autonomia statutaria e gestionale.
Qualsiasi altra definizione è non vera e non accettabile. Anche il più disperato tentativo di difendere l’indifendibile, non può mortificare un’Istituzione Pubblica qual è il Comune di Ravello che mi onoro di rappresentare e che intendo difendere in tutte le sedi ed in ogni modo.
Leggere nella memoria difensiva svolta nell’interesse della Fondazione che quest’ultima sia appannaggio della Regione Campania o peggio ancora che sia al “soldo” di quest’ultima non può che svilire e mortificare la dingnità del territorio e dell’intero popolo di Ravello.
Solo chi non ama Ravello può plaudire e restare supino a siffato misfatto !
Salvatore Di Martino
Sindaco di Ravello