Sorrento, frana via Pantano,tra proclami e false speranze, sei anni di disagi per la popolazione residente.
Un impegno mai rispettato, quello preso dall’Amministrazione Cuomo, per rimediare agli enormi disagi delle famiglie residenti nel luogo del disastro. Una serie di promesse e proclami che in modo sfacciato, molto probabilmente come in precedenza, si rinnoveranno nei prossimi mesi a ridosso delle elezioni comunali.
Sorrento- Via Pantano, il Sindaco Cuomo: “Il nostro impegno non conosce sosta. Voglio rassicurare tutti i residenti di via Fontanelle e via Li Simoni. L’impegno della nostra amministrazione per una soluzione al problema della frana prosegue”. Tale fu la dichiarazione del Primo Cittadino nel comunicato stampa del 9 dicembre 2014 rivolgendosi alle famiglie coinvolte nell’evento franoso del 4 marzo precedente. Sebbene la soluzione è stata più volte sbandierata nel corso degli anni, con annunci e promesse varie, ad ormai quasi sei anni dall’evento, purtroppo il pesante disagio continua ed all’orizzonte sembra non esservi al momento una concreta soluzione. Gli abitanti coinvolti continuano a rimanere soli con i loro dramma che non riesce tuttora a smuovere la sensibilità di una Amministrazione comunale totalmente inerte e disinteressata.
Come è ormai noto, dopo gli interventi iniziali da parte del Genio Civile di Napoli, per la stabilizzazione del corpo frana , successivamente niente di concreto è stato realizzato. L’intera situazione sembra essersi insabbiata senza che dal Comune vi sia una concreta iniziativa che porti ad una soluzione per uscire da una situazione di stallo che dura ormai da troppo tempo. Quel 4 marzo del 2014, la frana oltre a portare a valle in direzione della strada provinciale una enorme parte della collina , con via Fontanelle travolse e fece crollare anche una abitazione. Fu per un vero miracolo che tale disgrazia non si trasformò in tragedia poiché la casa in quel momento era disabitata. Di seguito il proprietario,che aveva realizzato anni addietro la struttura in modo illegittimo, denunciò il Comune in quanto nel rilasciargli il permesso in sanatoria, non avrebbe effettuato le dovute indagine relative alla natura ed alla morfologia dell’area sottoposta a vincolo idrogeologico dettato dall’ Autorità di Bacino del Sarno. Dato che l’area in questione,nel piano di assetto idrogeologico, risulta essere Zona P3 a pericolosità da dissesto di versante elevata con conseguente eventuale rischio R3 elevato. Pertanto tale permesso non poteva essere rilasciato.
Intanto la scorsa primavera, in prossimità della scadenza del suo mandato, il Sindaco promise l’avvio dei lavori entro fine anno ma nello stesso tempo dichiarò che il Comune non disponeva della somma per i lavori, stimata a circa 4 milioni e mezzo. Difficoltà, quella di reperire una tale somma, dovuta al cambiamento della Legge Finanziaria, che indica nelle risorse derivanti da avanzi di amministrazione i fondi da impegnare in opere infrastrutturali rilevanti, come appunto si presenta la messa in sicurezza di via Fontanelle. Mentre sarebbe stato opportuno informarsi sugli 11 miliardi messi di recente a disposizione dal Governo nel Piano “Proteggi Italia”. Di cui 3 miliardi a disposizione in opere immediatamente cantierabili come appunto poteva essere il progetto della realizzazione del viadotto e la messa in sicurezza dell’area,via Fontanelle. Purtroppo tale si è rivelata essere una ulteriore occasione persa, in quanto tale opportunità doveva essere colta entro Aprile scorso, quando tutti i progetti urgenti ed immediatamente cantierabili furono sottoposti alla cabina Strategia Italia e al Cipe. Invece nel frattempo non ci si è adoperati circa il progetto definitivo all’epoca redatto dal Genio Civile, la cui relazione paesaggistica fu a suo tempo stilata dall’Arch.Viviana Miccio e quindi redigere il progetto esecutivo affinché i lavori potevano essere cantierabili.
Un esempio che ancora una volta ci dimostra l’inadeguatezza dei nostri amministratori nel farsi sentire a livello istituzionale. Nel frattempo disinteressandosi dei disagi dei cittadini si continua a porre in modo anomalo l’attenzione su opere non indispensabili come potrebbe essere la messa in sicurezza del costone all’interno del Vallone dei Mulini e la realizzazione di un percorso pedonale per favorire la proprietà privata di un ex assessore ed attuale consigliere comunale. Un intervento, che a differenza di via Fontanelle , è stato inserito nelle cinque proposte progettuali che il Comune di Sorrento di recente ha presentato per l’inserimento in I.Ter Campania. La piattaforma realizzata dalla Regione Campania per la mappatura ed il monitoraggio del fabbisogno progettuale campano, relativo alla realizzazione di opere infrastrutturali. In conclusione l’ Amministrazione sembrerebbe porre molta più attenzione alla messa in sicurezza ed il successivo percorso per accedere ad una proprietà privata all’interno del Vallone dei Mulini che per il ripristino di via Fontanelle e mettere pertanto fine ai disagi ed all’evidente malessere di intere famiglie a via Pantano che continuano ad essere dimenticate.
False speranze, a cui gli abitanti del luogo hanno fatto ormai l’abitudine ma che si spera ricorderanno nell’unico momento quando la parola spetta a loro. Le stesse promesse, come quelle proclamate di recente dal nuovo Assessore, nominato dopo l’ennesimo raschiamento del fondo del barile, che dopo anni in Consiglio Comunale e dimenticando forse di essere anch’egli abitante della zona,soltanto adesso si accorge che via Fontanelle deve essere una priorità! – 03 gennaio 2020 – salvatorecaccaviello