Sorridi Music, emozioni nel nuovo brano “Giovane Sole” di MisterMat
PADOVA. “Vita e musica, per me, sono praticamente la stessa cosa. Un uomo non può separare sé stesso della proprie emozioni, se vuole essere felice”. Queste le parole di Matteo Favretto, in arte MisterMat, autore del brano “Giovane Sole” (https://open.spotify.com/track/5el2aiIz7RFcBiI60kKzU6) , pubblicato dall’etichetta discografica “Sorridi Music” (www.sorridimusic.it), del cantante e discografico Jo Conti ed edito da edizioni musicali “Magilla Spettacoli”.
Favretto inizia a suonare la chitarra a sette anni, studia musica classica e moderna. A quattordici anni entra nella orchestra del padre e inizia la sua carriera. In quel periodo arrivano i primi lavori discografici quali “Momenti d’amore” e “Rosa Rosa” e molte esibizioni live e video televisivi. Successivamente, lascia le orchestre e si dedica alla sua passione: il rock, il blues. Il singolo “Sola” edito da “DivinazioneMilano” è un ambizioso tentativo di scrivere un blues in italiano e rappresenta una svolta artistica. A questo seguono nuove collaborazioni e nuovi singoli “Fly” e “Make me smile” editi da “Smilax” e “Paia Pa Pa” edita da “Frontaman”. Voce energica, suonatore di cover, chitarrista essenziale e incisivo MisterMat oggi si ripresenta al pubblico con un bellissimo brano “Giovane Sole”, testo che racconta del momento in cui un uomo, che è stato figlio, diventa padre. “Il giovane sole – afferma l’artista – è la luce nuova ed illuminante che proviene da una vita nuova che si affaccia al mondo”.
Intervista a MisterMat, autore del brano “Giovane Sole”
Cantautore: Cosa rappresentano, per lei, la musica e la scrittura nella sua vita?
La musica è nella mia vita da quando sono nato, poiché, crescendo in una casa di musicisti, l’ho sempre presa seriamente, quasi come una regola familiare. Nella casa del nonno si sentiva sempre suonare, qualcuno che si esercitava, un allievo a lezione, le prove prima di una serata. Iniziare a suonare è stato, quindi, quasi naturale e giocoso per certi versi. Quando sei piccolissimo gli strumenti ti sembrano giocattoli, ti attraggono, li vuoi toccare e vedere cosa succede! Nel mio caso, la mia vocazione è inscindibile dal contesto familiare. Suonare è qualcosa di meraviglioso, un dono fantastico che la vita mi ha dato. Scrivere è un esigenza che viene spontanea, come parlare, a prescindere dalle aspettative o dal successo. Fa parte dell’espressione di ciascuno di noi, perché è comunicazione.
“Forza formidabile per un uomo fragile//Giovane sole combatterai vicino a me”: un uomo fragile è una bellissima espressione vocalica: cosa intende? È l’arte che può renderci fragili e (troppo) sensibili?
Siamo tutti fragili, perché è fragile la nostra esistenza. Dobbiamo sempre trovare in noi la forza formidabile, dobbiamo essere il nostro sole che illumina i nostri stessi passi, così da essere pieni di energia.
Quali sono i suoi progetti imminenti?
I prossimi progetti sono: un album blues in collaborazione con importanti nomi della scena veneta e nazionale ed un progetto a cui tengo moltissimo ovvero un album in lingua sarda, contenete alcuni brani popolari riarrangiati in chiave rock e blues, alcune cover e qualcosa di originale (sono orgogliosamente sardo di origine da parte materna, dico sempre che il mio sangue è barbaricino, perché mi ha fatto la mamma! È una cosa a cui tengo tantissimo, amo la Sardegna ed il suo popolo unito e straordinario).
Cosa si aspetta da questo singolo?
Ormai non sono più un ragazzo, ho due figli, un lavoro che molti definirebbero normale e molti impegni. Quello che mi aspetto è di essere contento e di avere la soddisfazione che mi dia la giusta spinta per continuare volentieri a divertirmi con la musica.