Malagò: “giusto fermarsi – “Credi che in questo momento il mondo dello sport non debba andare per conto proprio: è giusto fermarsi, bisogna essere allineati con le disposizioni delle autorità preposte. In primis il governo. Sarebbe stato sbagliato e inelegante se si fossero anticipate le mosse del governo, parliamo di tante manifestazioni sportive non solo di calcio”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sui provvedimenti presi per l’emergenza coronavirus. Quanto all’ipotesi di giocare le partite a porte chiuse Malagò spiega a Sky prima di Roma-Lecce che “è stata preso in considerazione dal Governo. Però ci sono due problemi: da un lato i biglietti già venduti con società che si dovrebbero far carico dell’aspetto economico, dall’altro se si decide nel giro di poche ore di giocare a porte chiuse, con la gente che ha già comprato i biglietti e magari già è in marcia verso lo stadio, potrebbe esserci un problema di ordine pubblico”.
Fatto salvo il principio che la salute dell persone viene prima di tutto, i rinvii di diverse partite di Serie A (solo oggi sono quattro) pongono adesso un problema anche sulla regolarità del campionato. Non si giocano Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma e trovare date utili per il loro recupero potrebbe cominciare a diventare complicato, considerando che questo è l’anno dell’Europeo e che quindi non si può travalicare il paletto temporale del 24 maggio, data dell’ultima giornata di Serie A. Se cresce insomma l’allerta coronavirus, di pari passo aumenta anche il rischio di trovarsi davanti a un campionato quanto mai spezzettato e frammentato. I tifosi sono preoccupati degli effetti che il contagio avrà sulla Serie A e hanno cominciato, via social, a manifestare domande, dubbi e riserve a chiare lettere, temendo che i rinvii possano essere solo l’inizio, la punta dell’iceberg di un effetto a catena che nei prossimi giorni potrebbe allargarsi ad altre partite, a cominciare da Juventus-Inter l’1 marzo. Un percorso tortuoso – in cui si inseriscono anche i due appuntamenti della nazionale (27 marzo Inghilterra-Italia il 31 marzo Germania-Italia) – soprattutto per i nerazzurri, impegnati oltre che nella corsa scudetto anche nella semifinale di Coppa Italia e in Europa League, già giovedì prossimo contro il Ludogorets a S.Siro. Considerando il più che probabile passaggio agli ottavi (in Bulgaria i nerazzurri hanno vinto 2-0), non ci sarebbero date utili al recupero dell’incontro con la Samp fino all’8 aprile. Ma avanzando via via nel torneo continentale, ovviamente, il match contro i doriani rischierebbe di slittare ancora, anche considerando che la squadra di Conte giocherà il 5 marzo la semifinale di Coppa Italia a Napoli. Se l’Inter dovesse andare avanti in entrambe le competizioni, la prima data utile per il recupero di Inter-Samp sarebbe il 20 maggio, il mercoledì prima dell’ultima di campionato. Ecco perchè la soluzione che si starebbe studiando in queste ore, a livello di governo e Lega calcio, è quella di far disputare le partite a porte chiuse, già a partire da quella di giovedì dell’Inter. Questo il fitto calendario degli appuntamenti calcistici da qui a fine stagione: 25-26 febbraio Champions League 27 febbraio Europa League 29 febbraio/2 marzo Serie A 4-5 marzo semifinale Coppa Italia, ritorno 7-9 marzo Serie A 10-11 marzo Champions 12 marzo: ottavi di finale E.League, andata 13-15 marzo Serie A 17-18 marzo Champions (Juventus) 19 marzo: ottavi di finale E.League, ritorno 20-22 marzo Serie A 4-6 aprile Serie A 7/8 aprile: quarti di finale Champions, andata 9 aprile: quarti di finale E.League, andata 11 aprile Serie A 14/15 aprile: quarti di finale Champions, ritorno 16 aprile: quarti di finale E.League, ritorno 19 aprile Serie A 22 aprile Serie A 26 aprile Serie A 28/29 aprile: semifinali Champions, andata 30 aprile: semifinali E.League, andata 3 maggio Serie A 5/6 maggio: semifinali Champions, ritorno 10 maggio Serie A 7 maggio: semifinali E.League, ritorno 17 maggio Serie A 24 maggio Serie A 27 maggio finale Europa league 30 maggio finale Champions