Firenze – “Ai piedi degli dei” mostra su un’arte nobile quanto antica quella del calzolaio
Firenze -La calceologia, per chi non lo sapesse, è lo studio delle calzature antiche, non è difficile comprenderne l’importanza giacché le scarpe dicono molto della persona che le indossa, Alberto Savinio le chiamava addirittura “lo specchio dell’anima” e Platone nel dialogo con Teeteto fa paragonare a quest’ultimo l’artigiano che le realizza, il calzolaio, a uno scienziato. Ecco perché salutiamo con soddisfazione “Ai piedi degli dei” mostra a cura di Lorenza Camin, Caterina Chiarelli e Fabrizio Paolucci, realizzata nel museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti che esalta le calzature. La mostra vuole raccontare gli infiniti ruoli che la scarpa ha rivestito in Occidente dai tempi antichi ai giorni nostri. Veri e propri protagonisti del percorso espositivo, formato da 80 opere (alcune delle quali giunte in prestito dal Museo del Louvre di Parigi), saranno gli esemplari delle principali tipologie di calzature usate nel periodo compreso fra il V secolo a.C. e il IV d.C. e testimoniateci sia su preziose opere d’arte, fra le quali rilievi e vasi dipinti, sia in originale, come gli eccezionali reperti provenienti dal forte romano di Vindolanda nell’Inghilterra del nord. Gli organizzatori della mostra con intelligenza e sagacia hanno disposto le calzature antiche e quelle moderne in modo tale che i visitatori possano confrontarne stile e bellezza. Scarpe di alcuni tra i più grandi stilisti e citiamo tra tutti Genny, Céline, Richard Tyler, Renè Caovilla e Donna Karan sono esposte insieme ai modelli originali realizzati dalla più celebre manifattura italiana di calzature per il cinema, il calzaturificio Pompei,per alcuni dei film peplum divenuti veri e propri cult: si potranno così ammirare i sandali di Liz Taylor-Cleopatra, i calzari di Charlton Heston-Ben Hur, quelle del Gladiatore Russell Crowe e le calighe dell’Alexander-Colin Farrell. “Ai piedi degli dei” trova infine il suo naturale completamento nella multivisione, ideata e diretta da Gianmarco D’Agostino (Advaita Film) per immergere il visitatore in un universo di immagini in cui archeologia, fashion si fondono con i miti del grande schermo. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 19 aprile 2020 per tutte le informazioni riguardo agli orari e al costo dei biglietti vi consigliamo il sito www.uffizi.it
(nella foto cortesia Museo della Civiltà Romana – Roma, esempio di caligae romane)
a cura di Luigi De Rosa