Massa Lubrense. L’intervento di Lello Staiano sulla mensa scolastica
Massa Lubrense. L’intervento di Lello Staiano sulla mensa scolastica.
“La Mensa Scolastica di Massa Lubrense: il caos viene da lontano
Chiunque maneggi del cibo, cucinandolo, trasportandolo o semplicemente vendendolo, dovrebbe stare attentissimo: ma ancora più attenzione si dovrebbe prestare quando si tratta di cibo destinato ai bambini, ai piccoli allievi delle nostre scuole. È ovvio che il cibo destinato ai nostri figli e ai nostri nipoti debba essere scrupolosamente cucinato e controllato, ma ciò che è capitato al “Centro di Cottura” della Cooperativa “Prisma” è di una gravità inaudita: un episodio da condannare, che lede il prestigio di una ditta seria e spaventa genitori e insegnanti delle nostre scuole. Ma non è strumentalizzando la questione che si troverà la soluzione: molti si sono gettati sulla notizia come i predatori si avventano sulle prede, ma nessuno ha seriamente proposto un momento di riflessione per discutere della mensa e soprattutto dell’importanza dell’alimentazione dei nostri piccoli alunni. Sui bambini, sulla loro salute e sulla loro vita non si fa politica, non si fa sciacallaggio: ci si adopera tutti, al di là delle imminenti elezioni e delle beghe di partito, per fare chiarezza e per evitare che episodi del genere possano di nuovo accadere, come d’altronde stanno facendo le decine di mamme impegnate nelle commissioni mensa. Ai tanti protagonisti della vicenda, ora loquaci ora silenti a seconda delle convenienze e delle banderuole, ricordo che sulla mensa scolastica “Insieme per Massa Lubrense” espresse le sue posizioni, pacate e motivate, già a fine settembre 2019: l’appalto sino al 2023, approvato e motivato dalle carenze igienico-strutturali delle cucine dei plessi, ci sembrava redatto troppo frettolosamente, senza alcuna partecipazione popolare alla scelta e difficile da applicare nell’immediato per la difficoltà di gestire un “centro di cottura unico”. Serviva un rodaggio e una certa dose di mediazione: invece la nostra Amministrazione Comunale, che ora mestamente tace, volle a tutti i costi “premere sull’acceleratore”, giungendo persino a tacere l’idea della dismissione delle cucine ad alcuni membri della stessa maggioranza. Ma oggi i nodi sembrano “venire al pettine”: da più parti si rimpiangono le piccole ma funzionali cucine dei plessi, dismesse per scelta politica più che per gravi criticità strutturali. Certo, è pura demagogia promettere a tutti la rescissione del contratto con la cooperativa “Prisma”: nella pubblica amministrazione non funziona così, non ci si alimenta di chiacchiere e di promesse demagogiche. Urge una riflessione seria e approfondita, meditata e soprattutto non “urlata”: questo chiediamo alle istituzioni e al gestore del servizio. Al centro del dibattito politico e sociale dovrebbe tornare la salute dei bambini e i servizi che il Comune intende offrire ai nostri piccoli alunni: non le frustrazioni e le ambizioni personali. Ricordiamocene: siamo tutti interessati alla mensa perché tutti potremmo essere genitori oppure nonni di piccoli “fruitori” del servizio mensa”.