PAPA FRANCESCO AD ACERRA IL 24 MAGGIO

Papa nella Terra dei Fuochi il 24 maggio

 la sua presenza è una grazia speciale

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Redazione ANSA NAPOLI

(ANSA) – NAPOLI, 8 FEB – Papa Francesco sarà ad Acerra (Napoli) il prossimo 24 maggio per incontrare le popolazioni della Terra dei Fuochi in occasione del quinto anniversario della ‘Laudato Si’. L’annuncio arriva dalla Diocesi di Acerra. “La presenza di Papa Francesco nelle nostre terre, e in particolare nella nostra diocesi di Acerra, è una grazia speciale – dice il vescovo Antonio Di Donna – perché il Papa viene ad ascoltare le sofferenze della nostra gente, e a ricordare le altre Terre dei Fuochi d’Italia”. Papa Francesco – si apprende – arriverà nella prima mattinata di domenica 24 maggio 2020 ad Acerra; dopo aver attraversato la città, incontrerà i vescovi, i parroci, i sindaci dei Comuni della “Terra dei fuochi”, e una rappresentanza di famiglie che hanno avuto vittime dell’inquinamento ambientale; seguirà la concelebrazione eucaristica in piazza Calipari e la preghiera del Regina Coeli. Subito dopo il Santo Padre farà rientro in Vaticano.

08 febbraio 2020

Fonte Ansa e Repubblica

Papa Francesco sarà ad Acerra il prossimo 24 maggio per incontrare le popolazioni della Terra dei Fuochi, in occasione del quinto anniversario della “Laudato Si'”. L’annuncio arriva dalla Diocesi di Acerra.

“La presenza di Papa Francesco nelle nostre terre, e in particolare nella nostra diocesi di Acerra, è una grazia speciale – dice il vescovo Antonio Di Donna – è per noi un evento storico che ci riempie di gioia perché il Papa viene ad ascoltare le sofferenze della nostra gente, e a ricordare le altre Terre dei Fuochi d’Italia”.

È inoltre “una iniezione di fiducia e di speranza per le famiglie – prosegue Di Donna – in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dalla malattia”. E di sicuro “darà nuova linfa al cammino che le diocesi della Conferenza episcopale campana stanno già facendo per educare i cristiani, adulti e bambini, alla giustizia, alla pace e alla salvaguardia del creato”, aggiunge il presule, per il quale il quinto anno della Laudato sì ad Acerra, è anche una esortazione a “verificare lo stato di accoglienza di quel profetico documento”.

La visita del Papa è infine “un forte appello alle istituzioni, perché finalmente venga fatta verità nei nostri territori, e soprattutto venga garantito uno sviluppo vero alle nostre terre, che ponga al centro l’uomo, il suo sviluppo integrale, compatibile con la fondamentale e originaria vocazione agricola, archeologica e turistica”, conclude monsignor Di Donna invitando “tutti a pregare” per questo “momento speciale di grazia”.

“Con enorme gratitudine accogliamo la notizia del ritorno in provincia di Napoli di papa Francesco, che il 24 maggio prossimo visiterà la martoriata Terra dei Fuochi per esprimere la propria paterna vicinanza ad una comunità sofferente, in cui i lutti dovuti a malattie legate all’inquinamento sono ormai quotidiani”. Lo afferma il presidente delle Acli di Napoli, Maurizio D’Ago, secondo il quale “la visita, che cadrà nel quinto anniversario della pubblicazione dell’enciclica ecologica di Francesco, la “Laudato Si'”, sarà utile anche per rimettere al centro del dibattito politico e sociali i temi del rispetto del Creato, della salute per tutti, della bonifica ambientale, che dalle nostre parti pare non essere mai realmente partita. Lo si deve alle tante famiglie che vorrebbero solo vivere in una terra salubre e a cui questo diritto viene negato”.

Una rappresentanza dell’associazione dei lavoratori napoletani partenopei parteciperà all’evento e, in particolare, alla messa che il pontefice celebrerà all’aperto ad Acerra, il prossimo 24 maggio.

 “A cinque anni esatti dalla Lettera enciclica Laudato sìi’, sulla cura della casa comune – si legge in una nota diffusa dall’ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi – Papa Francesco sceglie di celebrarne l’anniversario il prossimo 24 maggio ad Acerra, proprio al centro di quei territori inquinati tra Napoli e Caserta, sorvolando i quali nel 2014 – ha detto il Pontefice in un libro intervista – fu ‘un fatto puntuale’, che ‘mi commosse, e da allora fu un crescendo attraverso le notizie, una presa di coscienza lenta’”.