Dopo il “grande” inizio che ha avuto il Festival della musica italiana, la notizia è trapelata creando non poco scalpore e indignazione anche dai sindacati che sono insorti. Successivamente alla pubblicazione degli stipendi “folli” dei vari artisti ospiti a Sanremo, i colleghi di SenzaFiltro si sono chiesti su che cifra si aggiravano i compensi dei musicisti, scoprendo una triste verità: prendono solo 50 euro al giorno, ma con orari di lavoro folli.
In particolare per l’orchestra del Festival di Sanremo in generale, e anche per questa edizione 2020, occorre fare una distinzione tra l’Orchestra sinfonica stabile di Sanremo (alcuni dei musicisti decidono di andare in diretta nazionale per cinque serate su Rai1) e gli strumentisti che sono Rai.
I musicisti che vengono dall’Orchestra sinfonica di Sanremo sono pagati con sovvenzioni Statali, regionali in minima parte e comunali. Le sovvenzioni però sono periodicamente diminuite e anche le disponibilità della Rai sono via via scemate.
Tutto questo corrisponde a un lavoro estenuante che inizia già il 3 gennaio, un mese prima del Festival, quando i musicisti si trasferiscono tutti a Roma in una sede scelta dalla Rai.
Qui lavorano anche 10 ore al giorno. Senza contare poi che nei giorni che precedono il festival lavorano anche 11/12 ore al giorno, con un quarto d’ora di pausa ogni due ore e una pausa pranzo di un’ora e mezza nella quale però è difficile staccare momentaneamente la spina.
Con lo stipendio irrisorio però per Sanremo 2020 solo un quarto dell’Orchestra sinfonica stabile della città ligure ha deciso di partecipare al Festival.
Il problema della paga bassa si presenta maggiormente per gli “aggiunti” ovvero coloro che da liberi professionisti con partita Iva decidono di partecipare a Sanremo 2020 frequentando periodicamente l’Orchestra sinfonica stabile.
Le condizioni di lavoro sono estenuanti come abbiamo visto e in questo caso quello che però viene percepito dall’artista è un forfettario che non compensa in ogni caso il lavoro svolto. Un aggiunto, che in questo caso è nel libro paga dell’orchestra stabile (gli strumentisti vengono pagati dalla Rai) percepisce 50 euro al giorno, 1.930 euro lordi per circa 40 giorni di lavoro.
A questo va aggiunto un rimborso di 180 euro per l’intero periodo. Molti musicisti, come si legge nell’intervista, possono decidere se avere vitto e alloggio a Roma o a Sanremo. In ogni caso lo stipendio è davvero da fame se si considera le quasi 12 ore di lavoro al giorno e gli straordinari.
La beffa è ancora più grande dal momento che questi soldi vengono corrisposti un anno dopo il Festival. Diversa è la situazione degli stabili nell’Orchestra che percepiscono lo stipendio fisso e un’aggiunta per il periodo sanremese, anche se come abbiamo visto anche in questo caso nel tempo c’è stata una riduzione.
LA CGIL COMMENTA – “Ricchi cachet per artisti famosi e paghe vergognose per altri professionisti: 50 euro al giorno è il compenso di molti musicisti che si esibiranno da oggi sul palco dell’Ariston” – ha aggiunto Emanuela Bizi, segretaria della categoria Slc dei lavoratori della comunicazione –“Prove estenuanti e tempi di lavoro interminabili: dalle 10 del mattino fino a fine diretta, spesso dopo la mezzanotte. Sono condizioni inaccettabili che svelano, ancora una volta, come dietro luci sfavillanti e giacche doppiopetto il mondo dello spettacolo in Italia non riconosca il lavoro degli artisti anche se, proprio sulle loro capacità e competenze, mette in piedi fruttuosi business”.