BORSE EUROPEE IN CALO SPREAD IN RIALZO TITOLI BANARI IN RIBASSO
Spread in rialzo sopra i 190 punti base dopo le dichiarazioni del commissario agli affari economici Paolo Gentiloni circa la possibilità di condivisione del debito. Il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund sale a 191 punti base dai 186 dell’apertura, col tasso sul titolo decennale del Tesoro all’1,37%.
Borse europee deboli in avvio di settimana dopo un timido breve rialzo segnato in apertura. L’emergenza coronavirus e l’attesa per gli indici europei sulla fiducia dei manager (Pmi) hanno subito depresso i mercati, dopo il nulla di fatto della scorsa settimana al Consiglio Europeo sul tema dei ‘coronabond’ proposti dall’Italia, che però stanno riducendo il calo. La peggiore è Madrid, che lascia sul campo, il 2,5%, preceduta da Parigi (-2%), Londra (-1,5%), Milano (-1,2%) e Francoforte, che limita il ribasso allo 0,8%. Negativi i futures su Wall Streetl in vista dell’indice manifatturiero della Fed di Dallas. Le vendite si concentrano sul comparto bancario e assicurativo e a Parigi coinvolgono Bnp (-8,5%), Credit Agricole (-5,54%) e Axa (-2,7%). Con il ribasso dei metalli scivola ArcelorMittal (-5,85%) e in campo automobilistico Peugeot cede il 4,8% e Renault il 4,3%. A Francoforte Lufthansa lascia sul campo il 3,6%, Daimler il 3% e Deutsche Bank il 2,5%, mentre a Madrid a segnare il passo sono Santander (-5,75%), Sabadell (-5,37%) e Caixa (-5,6%). Sotto pressione a Londra Barclays (-10%), Lloyds (-7%) e Bp (-6,8%), con il greggio sui minimi. Scivolone ad Amsterdam per Abn Amro (-7,7%), che ha rinviato la distribuzione del dividendo.
Banche europee sotto pressione in Borsa, con alcune che hanno già dato corso all’invito della Bce alo stop di dividendi e riacquisto di azioni. Tra queste Unicredit (-7,13% a 7,3 euro) L’indice di settore lo Stoxx banks lascia sul terreno il 4,5%. Tra le italiane male anche Intesa che a lungo in asta perde il 6,95%. Ca’ de Sass riunisce domani il cda con all’esame la comunicazione della Bce. Vendite anche sull’olandese Ing che ha recepito le indicazioni da parte di Francoforte congelando la cedola. Il titolo lascia ad Amsterdam l’8,5%. Stesso discorso per Abn Amro che perde il 7,3 per cento.
Il petrolio affonda ai minimi degli ultimi 17 anni finendo, seppure brevemente, sotto la soglia dei 20 dollari al barile con l’espandersi dell’emergenza Coronavirus nel mondo. Il greggio Wti del Texas scambia ora a 20,7 dollari con un calo del 3,63%, colpito sia dal crollo dei consumi per la paralisi dell’economia mondiale sia dalla guerra dei prezzi fra Russia e Arabia Saudita. Crolla anche il Brent -5,6% a 23,53 dollari.
Coronavirus frena ancora Asia – Ancora una seduta in sofferenza sulle Piazze asiatiche con i timori che la pandemia da Coronavirus possa durare mesi. Il petrolio affonda ai minimi degli ultimi 17 anni finendo, seppure brevemente, sotto la soglia dei 20 dollari al barile. Tokyo perde l’1,57%, tiene Hong Kong (-0,69%) mentre Shanghai perde lo 0,89% e Shenzhen l’1,79% con la la Banca centrale cinese che ha deciso di tagliare a sorpresa di 20 punti base, al 2,20%, il tasso sui reverse repo a 7 giorni per allentare le pressioni sull’economia. Tra le altre Seul è piatta mentre rimbalza Sydney (+7%) con nuovi stimoli per l’economia. Il governo ha stanziato 80 miliardi di dollari per salvaguardare i posti di lavoro. I future sull’Europa sono in positivo. Lo stato di salute delle imprese e la fiducia dei consumatori sono i due indicatori attesi dai mercati per percepire la situazione in Italia ma anche nel resto dell’Eurozona.